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09/07/2025 ore 13.52
Sport

Vibonese, si raffredda l'ipotesi della cordata siciliana: a rischio la cessione della società da parte di Caffo

In piedi c'è ancora la proposta di un gruppo pugliese che sembra però convincere poco. Se lo storico patron restasse al suo posto, potrebbero tornare sia mister Facciolo che il ds Meli
di Vincenzo Primerano

Non c’è ancora totale chiarezza sul futuro societario della Vibonese. Le voci di una possibile cessione da parte del patron Pippo Caffo si rincorrono ormai da settimane ma senza trovare, al momento, esito. Lo storico presidente rossoblù, a quanto pare, da tempo è in contatto con diverse cordate che si sono dimostrate interessate all’acquisto del club, anche se non è mai arrivato l’affondo. Ciò comunque non influenza il futuro calcistico della stessa Vibonese che ha già provveduto a impegnarsi nell’iter burocratico per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie D (girone I).

Gli scenari

Nelle scorse settimane, una mezza conferma di possibile cessione del club era arrivata direttamente dalle pagine social del club con un comunicato in cui si riferiva dell’interesse di una cordata di imprenditori siciliani. Nelle ultime ore però questa pista sembra essersi raffreddata dopo la richiesta di alcune garanzie economiche richieste da Caffo che, ovviamente, non vuole svendere la Vibonese. Chiunque voglia acquisire il club rossoblù, infatti, deve dare peso anche ad alcune scadenze economiche che la Vibonese, da qualche anno, sta puntualmente rispettando.

Ritirata al momento la cordata siciliana, rimane in piedi l’ipotesi pugliese, con un gruppo imprenditoriale che sarebbe disposto a trattare. Certo è che a luglio praticamente inoltrato, la Vibonese è ancora ferma sia sul piano societario che sul mercato e proprio per questo non può attendere ulteriormente.

Tenendo in considerazione ciò, non è da escludere la permanenza dell’attuale società che, a dire il vero, non è stata mai un’ipotesi lontana. E se così fosse, potrebbe anche riprendere quota il duo Facciolo-Meli, con tecnico e direttore sportivo che potrebbero essere richiamati (a patto però che lo si faccia in tempi stretti). Se invece si dovesse dare vita a un nuovo progetto, i nomi che circolano per la panchina sono sempre quello di Claudio Morelli (ormai nei radar da settimane) e di Nevio Orlandi. Insomma, un’insolita nebbia continua a offuscare lo stadio Luigi Razza e a impedire una chiara vista del futuro.