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04/12/2025 ore 14.33
Sport

Serie D, la Vibonese nel caos: dal silenzio stampa “selettivo” alla possibile uscita di giocatori importanti

Sono giorni complicati in casa rossoblù dopo una sola vittoria in sei partite. Tante le questioni all'ombra del Luigi Razza da risolvere

di Vincenzo Primerano

Non sono certo giorni semplici da gestire per la Vibonese, sia sul campo che a livello societario. La compagine rossoblù non sta vivendo un buon momento, in un quadro che presenta diverse criticità: dalla difficoltà di risultati a "malcontenti" nello spogliatoio, passando per l'altalenante rapporto con i tifosi passando per scelte e gestioni societarie. Ma andiamo con ordine.

L'andamento stagionale

Iniziando dal problema che è più in superficie, attualmente la Vibonese si trova fuori dalla griglia play off (settima posizione) a quota venti punti e con una sola vittoria nelle ultime sei uscite di campionato. Certo, nulla è ancora compromesso anche se ci si aspettava qualcosina in più nella tabella di marcia dopo quattordici giornate. A parte in qualche occasione, le prestazioni sono state complessivamente positive ma il calcio insegna che non si vince con le prestazioni ma con i tre punti. Rimanendo sulla questione campo, un peso specifico sul prosieguo stagionale (tenendo sempre in considerazione l'obiettivo minimo dei play off) sarà dato dalla trasferta in casa dell'Athletic Palermo attuale terza forza del campionato, dando come prioritaria poi la conquista di sei punti su sei contro Gela e Acireale per chiudere il girone d'andata.

Il rapporto con i tifosi

Altro problema evidente è poi quello del rapporto con il pubblico che negli ultimi anni vive ormai di alti e bassi. Un "odi et amo" che si sta trascinando in queste stagioni di Serie D, tra obiettivi e pianificazioni che ciclicamente si ripresentano. triste molte volte vedere il settore ospiti più affollato di quello casalingo, anche se in questo caso la società rossoblù (parzialmente ma non totalmente) deve essere scagionata poiché i passi, in questo caso, devono essere fatti da ambo le parti.

Scelte e gestioni societarie

Si arriva poi al terzo punto, quello prettamente societario. Partendo dall'inizio, in estate la nuova dirigenza capitanata dal presidente Fernando Cammarata si era presentata con un disegno progettuale di tre anni (ancora agli albori e dunque per il momento non giudicabile) e con un mercato svolto che ha accolto in rosa nomi di spessore con un curriculum importante. Nomi a parte, però, successi e percorsi hanno bisogno di pianificazione in base ad ambizioni e categorie, ma soprattutto di profili che sposino pienamente la causa. In tal senso la programmazione estiva risulta fondamentale per non sgretolare il castello dopo pochi mesi. Eppure è quello che (sembra) stia accadendo all'ombra del Luigi Razza con un effetto domino che ha avuto come punto di partenza la sconfitta casalinga contro l'Igea Virtus.
Subito dopo il triplice fischio la dirigenza, infatti, annuncia il silenzio stampa mentre, la mattina di lunedì, comunica invece la rescissione consensuale con Soufiane Lagzir, fantasista marocchino dalle qualità importanti 8come dimostrato in campo. Il matrimonio sportivo, però, è durato solamente un mese per una fugace parentesi di cinque presenze e un solo gol. Certo, nel calcio determinate situazioni accadono continuamente, ma se una società decide di affrontare un investimento di tale calibro deve valutare ogni dettaglio, sia logistico che economico. La rescissione con il talentuoso esterno d'attacco è un ulteriore dettaglio che qualche crepa nella programmazione c'è. Lagzir, infatti, è solo il primo ad aver lasciato i colori rossoblù poiché ben presto anche altri potrebbero seguirlo. a tal proposito clamorosa sarebbe l'indiscrezione del capitano Besmir Balla, vicino anch'esso alla risoluzione, a testimonianza di come il disegno estivo stia ormai andando a rotoli.

Il rapporto con la stampa

Ultimo punto, ma non come importanza poiché è altrettanto rilevante, riguarda anche la confusione a mezzo stampa. La compagine rossoblù, come accennato, da domenica sera 30 novembre è ufficialmente in silenzio stampa e ciò presuppone l'impossibilità di lasciare dichiarazioni a qualunque organo di informazione. Le dichiarazioni però del direttore sportivo rossoblù Costa (probabilmente non autorizzate visto il silenzio stampa) a un'emittente siciliana, alimentano ancora di più la sensazione di forte confusione all'interno del club.