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29/12/2025 ore 22.40
Sport

La Vibonese chiude il 2025 rompendo il silenzio stampa. Cammarata: «Non stiamo smantellando, abbiamo le idee chiare»

Non usa giri di parole neanche il ds Costa: «Errori ne abbiamo fatti, ma solo chi non fa nulla non sbaglia. Musy? Ha chiesto lui la cessione»

di Vincenzo Primerano

Il 2025 è ormai al suo tramonto e, in casa Vibonese, l'ultima alba dell'anno è stata alquanto turbolenta. Tante cose sono successe all'ombra dello stadio Luigi Razza e, prima della fine dell'anno, la dirigenza rossoblù ha voluto chiarire ogni aspetto attraverso una conferenza stampa straordinaria dove erano presenti il direttore sportivo Angelo Costa e il presidente Cammarata.

Idee chiare

Ad aprire la conferenza stampa è stato il patron rossoblù Cammarata, che è stato chiaro e conciso: «Siamo qui perché ci stiamo mettendo la faccia, interrompendo il silenzio stampa. Se c'è una certezza è che la società è in linea con il programma di inizio stagione. In estate, infatti, avevamo detto che la società puntava sul discorso delle plusvalenze e in questo siamo in linea. Tengo anche a dire che sono solo chiacchiere le voci sul fatto che la Vibonese sta smantellando e che non ha le idee chiare. Al contrario, posso dire che abbiamo le idee chiarissime».

Parla Costa

Non usa giri di parole neanche il direttore sportivo Costa: «Per come è il mio carattere, ci metto sempre la faccia. Non ci siamo chiusi o nascosti dietro il silenzio stampa, ma esso è stato indetto anche per vergogna dopo la sconfitta contro l'Igea Virtus. Dal punto di vista tecnico anche io ho commesso degli errori, ma solo chi non fa nulla non sbaglia. Partiamo innanzitutto dal fatto che col mister abbiamo deciso di impostare il gioco sui portieri Under, ma purtroppo questi ultimi non ci hanno dato le garanzie che speravamo ma non cerchiamo giustificazioni. Siamo subito intervenuti, rivoluzionando il pacchetto portieri».
Lo stesso ds ha voluto poi chiarire la faccenda riguardante la cessioni di Musy Hernandez: «Per quel che concerne Musy è vero che non abbiamo dato spiegazioni logiche su determinate situazioni, anche perché poi è subentrato il silenzio stampa, però mai nessuno si è chiesto quale fosse la volontà dell'attaccante. Lui è un giocatore che scopro dal campionato di Eccellenza ed era arrivato a Vibo tra lo scetticismo generale. Col passare delle domeniche però ha iniziato a fare bene e, di conseguenza, sono iniziati i primi mal di pancia chiedendoci la cessione. La società, dunque, ha fatto un adeguamento del contratto e garantendo quasi il doppio dell'ingaggio precedente, ma col passare del tempo il giocatore ha sentito la necessità di confrontarsi con me e chiedere la cessione. Ci siamo mossi di conseguenza, cedendolo a titolo oneroso». E infine: «Noi andiamo avanti per il nostro obiettivo, cercando di fare un campionato all'altezza e di valorizzare i giovani».