Drapia si prepara al centenario del Monumento ai Caduti: omaggio agli emigrati in Argentina che lo costruirono
Drapia si prepara a vivere un momento di profonda commozione e celebrazione il prossimo 9 agosto. In piazza IV Novembre, alle ore 19, si terrà l’evento “Drapia… Argentina – Un legame che non si spezza”, un tributo sentito ai tanti drapiesi che, emigrati nella Repubblica Argentina, hanno onorato la loro terra d’origine con il loro lavoro e la loro resilienza. L’iniziativa, che gode del patrocinio gratuito del Comune di Drapia, si annuncia come un appuntamento imperdibile per rinsaldare il “filo tenace” che unisce le due realtà geografiche e culturali. Al centro dell’omaggio, il Monumento ai Caduti, eretto nel lontano 1925 proprio grazie al contributo economico di quei migranti, che quest’anno compie un secolo di storia, diventando il simbolo tangibile di un legame centenario.
Un’idea nata dalla comunità, cresciuta con la partecipazione
L’evento è il culmine di un’iniziativa promossa mesi fa dal giornalista e scrittore drapiese Teofilo Ruffa, il cui appello, lanciato anche sui social, ha subito trovato un’ampia risonanza. Il desiderio di onorare la memoria dei compaesani emigrati e di celebrare il profondo legame con l’Argentina ha rapidamente raccolto adesioni entusiastiche. L’obiettivo è quello di un pomeriggio di ricordo e riconoscenza, arricchito da foto, storie e testimonianze che le famiglie drapiesi custodiscono gelosamente. Nei mesi scorsi la raccolta di materiali è proceduta con successo, culminando nella collezione di circa 100 fotografie e 6 storie di famiglie drapiesi emigrate. Tra i materiali raccolti, vere e proprie “chicche” risalenti a un secolo fa, tra cui preziose immagini del Monumento stesso, inviate da Francisco Ruffa da Buenos Aires. Anche Pasquale Mazzitelli e il gruppo social “Drapia’s Moment’s” hanno offerto il proprio sostegno; così come Emilio Ruffa da Milano, con le immagini del fratello Pasquale, indimenticabile portiere della squadra di calcio di Drapia. Palmira Muscarello, dall’Argentina, ha arricchito la collezione con dieci splendide foto di famiglia e un toccante racconto.
Un gruppo di lavoro, che ha avviato le sue attività nella prima settimana di luglio, è ora impegnato nella selezione e organizzazione del vasto materiale per allestire una mostra significativa. Fanno parte di questo team Mimmo Pungitore, Katia Mazzeo, Roberto La Vecchia, Bruno Belvedere e Antonio Mamone, ma il gruppo è aperto a tutti coloro che desiderano contribuire. Teofilo Ruffa sta coordinando l’iniziativa e mantenendo i contatti con i drapiesi residenti in Argentina.
Un evento per rafforzare i legami e guardare al futuro
L’appuntamento del 9 agosto sarà un’occasione propizia, specialmente in un mese che vede il ritorno a Drapia di numerosi emigrati. L’evento vedrà la partecipazione di importanti figure, tra cui il parroco di Drapia e Caria don Felice Palamara, il sindaco Alessandro Porcelli, la deputata Dalila Nesci, e il prof. Saverio Di Bella che interverranno per sottolineare il valore storico e culturale di questo legame. Oltre al tributo agli emigrati, l’iniziativa si preannuncia come un momento per guardare al futuro.
