Da San Costantino a San Calogero, 10 km a piedi per raggiungere il santuario della Madonna delle Grazie di Casalello
Grande partecipazione alla terza edizione del pellegrinaggio organizzato a San Costantino Calabro con destinazione il santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie di Casalello, nel comune di San Calogero. L’iniziativa devozionale, avviata tempo fa dal compianto parroco don Salvatore Albanese, era stata sospesa al momento della sua morte. Da qualche anno l’evento “Verso Maria… ricordando don Sasà” è stato ripreso dalla locale associazione Disabili Senza Barriere, in sinergia con la parrocchia, attualmente guidata da don Oreste Borelli, e l’amministrazione comunale. Anche in questa edizione 2025 sono stati in tanti i fedeli che hanno aderito all’appuntamento, divisi in due gruppi. Il primo si è ritrovato alle prime luci dell’alba in piazza Dante, in occasione della solennità della Madonna delle Grazie, per poi attraversare le campagne e percorrere a piedi i circa 10 chilometri che distano dal santuario mariano.
Il secondo gruppo, composto per la maggior parte da persone anziane o con problemi di deambulazione, ha raggiunto poco dopo la località Casalello a bordo del pulmino messo a disposizione dal Comune. All’arrivo i pellegrini sono stati accolti con affetto e con un buffet di benvenuto dal comitato festa della Madonna delle Grazie. Gesti semplici, che tuttavia hanno contribuito ad alimentare ancor di più quel senso di condivisione che ha contraddistinto l’intera giornata.
Subito dopo i fedeli hanno partecipato alla santa messa celebrata dal parroco di San Calogero, don Andrea Campennì, il quale ha guidato i presenti in un intenso momento di preghiera e riflessione, tra l’altro non mancando di ricordare la figura e lo spessore di don Sasà, pastore amato e punto di riferimento spirituale per intere generazioni di San Costantino. «Un sentito ringraziamento – ha sottolineato al termine della riuscita edizione del pellegrinaggio il presidente di Disabili senza Barriere, Rocco Deluca – va al sindaco Nicola Derito per la disponibilità e l’attenzione dimostrata. Il suo contributo ha rappresentato un segno tangibile di vicinanza istituzionale e di cura verso l’intera comunità. Un grazie di cuore va anche ai volontari, al comitato, alle istituzioni, ai partecipanti, a chi ha camminato, viaggiato, pregato in silenzio e offerto un sorriso lungo il cammino. È grazie a loro se il pellegrinaggio in memoria di don Sasà continua a crescere e a illuminare i cuori, come lui avrebbe voluto».
