Carabinieri Vibo, medaglie al merito per lungo comando al colonnello Parillo (20 anni) e al maresciallo maggiore Montuori (15 anni)
I riconoscimenti del Comando Legione Calabria sono stati conferiti in totale a 10 ufficiali e sottufficiali dell’Arma alla presenza del generale di Brigata Riccardo Sciuto. Tutti i nomi
Oggi nella sede del Comando Legione Carabinieri Calabria, si è svolta la solenne cerimonia di consegna dei diplomi delle medaglie al merito di lungo comando.
La giornata si è aperta con il saluto ai congedanti, ai militari rientrati dalle missioni all’estero e con la consegna di due encomi, in un clima di riconoscenza e orgoglio per il servizio prestato da tanti uomini e donne dell’Arma.
A consegnare le onorificenze è stato il Generale di Brigata Riccardo Sciuto, Comandante della Legione, che ha premiato cinque ufficiali e cinque sottufficiali in servizio nelle cinque province calabresi.
In particolare, la medaglia d’oro al merito di lungo comando (20 anni in posizione di comando) è stata conferita al Colonnello Antonio Parillo, Comandante provinciale di Vibo Valentia, al Luogotenente Roberto Munafò, Comandante della Stazione di Crotone, e al Luogotenente Luca Capobianco, Comandante della Stazione di San Vito sullo Ionio.
La medaglia d’argento (15 anni in posizione di comando) è andata invece al Tenente Colonnello Giovanni Burgio, Comandante del Reparto Operativo di Catanzaro, al Capitano Pasquale Cuzzola, Comandante della Compagnia di Girifalco, al Maresciallo Maggiore Vincenzo Spataro, Comandante della Stazione di Galatro, e al Maresciallo Maggiore Tommaso Montuori, Comandante dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Tropea.
Infine, la medaglia di bronzo (10 anni in posizione di comando) è stata conferita al Maggiore Luca Ghiselli, Comandante della Compagnia di Palmi, al Maggiore Mattia Bologna, Comandante del Nucleo Investigativo del Gruppo di Locri, e al Luogotenente Carmine Cefalo, Comandante della Stazione di Crotone.
Nel suo intervento, il Generale Sciuto ha sottolineato l’alto valore del riconoscimento, evidenziando come queste decorazioni «non rappresentino soltanto un premio alla carriera, ma un segno tangibile della dedizione e della responsabilità di chi, nell’ambito delle Forze Armate, ha assunto il peso e l’onore del comando».
Ha inoltre ricordato che «l’essere al comando significa saper unire determinazione, senso del dovere, equilibrio e sensibilità, valori che ogni giorno caratterizzano l’operato dei Carabinieri al servizio della collettività».