Al Don Mottola di Drapia la seconda edizione di “Noi siamo loro” fa incontrare scout e anziani della Rsa
Ospiti della struttura, giovani volontari e artisti insieme per una giornata di ascolto, festa e riflessione. Monsignor Giuseppe Fiorillo premiato per il suo impegno sociale e pastorale
Un pomeriggio segnato dall’ascolto, dalla condivisione e da relazioni autentiche ha attraversato il Don Mottola Medical Center di Drapia in occasione della seconda edizione della manifestazione “Noi siamo loro”. L’iniziativa, promossa dall’associazione “Vibo Marina c’è” guidata da Attilio Fiorillo, ha trasformato la struttura riabilitativa in uno spazio aperto alla comunità, dove ospiti, giovani e volontari hanno vissuto insieme un’esperienza di solidarietà concreta.
Come sottolineato nella nota stampa, l’evento è stato «un autentico momento di solidarietà e di incontro tra generazioni», capace di mettere in relazione gli ospiti del centro, i ragazzi scout del reparto Vibo Marina 1, il mondo del volontariato e quello della pastorale sociale. Un intreccio di presenze diverse, unite dal valore della vicinanza umana, che ha dato sostanza al titolo scelto per la manifestazione.
Particolarmente intenso il momento di riflessione affidato a monsignor Giuseppe Fiorillo. Nel suo messaggio pastorale, definito dagli organizzatori «di conforto e speranza», il presule ha voluto dedicare la serata al giovane Gianmarco, vittima di un tragico incidente sul lavoro, richiamando il «dovere morale di una società più giusta, attenta alla dignità della persona e alla tutela della vita». Parole che hanno trovato ascolto e partecipazione emotiva tra i presenti.
«Mio figlio deve tornare a camminare, aiutatemi»: l’appello della mamma del 25enne di Vibo Marina schiacciato da un mulettoAd accompagnare il pomeriggio, la musica e le tradizioni popolari calabresi: le zampogne di Lucia Quattrocchi e Felice Napoleone e le danze del Gruppo Folk Città di Vibo Valentia hanno proposto «alcuni dei più suggestivi canti del patrimonio folklorico regionale», creando un clima di festa semplice e condivisa.
La conduzione dell’evento è stata affidata ad Attilio Fiorillo e all’artista Massimo Cappuccio, che hanno accompagnato il pubblico «con sensibilità e calore» nei diversi passaggi della serata.
Il momento conclusivo è stato dedicato alla consegna dei premi «Villa delle Rose per il Sociale», riconoscimenti destinati a chi si distingue per l’impegno umano e solidale. Il premio è stato assegnato a monsignor Giuseppe Fiorillo, «per aver affiancato alla missione pastorale un’instancabile azione contro ogni forma di violenza e una costante vicinanza ai poveri, ai sofferenti e agli ultimi»; al Gruppo Folk Città di Vibo Valentia, «che da oltre mezzo secolo custodisce e tramanda le tradizioni popolari calabresi»; e alla stessa associazione Vibo Marina c’è, «che continua a creare occasioni concrete di solidarietà verso l’infanzia, gli anziani e le persone più fragili».
In segno di ricordo della giornata, al Don Mottola Medical Center è stata donata una scultura lignea dell’artista Marcello Grandi. A chiudere la manifestazione, dopo i ringraziamenti, l’intervento del direttore sanitario, dottor Soccorso Antonio Capomolla, che ha presentato il calendario dei prossimi eventi, pensati per «rendere ancora più partecipate le festività» all’interno della struttura.