Vertice sulla sanità vibonese, Esposito (al posto di Occhiuto) dice che va tutto bene: «Tra le più finanziate della Calabria»
Il sub-commissario che ha partecipato alla riunione di oggi in Prefettura snocciola i dati della Regione: «Destinati 1.551 euro pro capite. Conta l’indice di “deprivazione”»
«La sanità a Vibo Valentia è stata oggetto di particolare attenzione da parte del presidente Roberto Occhiuto e della struttura commissariale, anche a seguito delle istanze provenienti dalla comunità vibonese, a cui questa amministrazione regionale ha voluto dare seguito con approfondimenti ed analisi specifiche».
La Regione Calabria batte tutti e brucia sul tempo i partecipanti al vertice sulla crisi della sanità vibonese (ancora in corso) convocato dal prefetto di Vibo Anna Laura Colosimo. Una riunione alla quale era atteso anche il presidente della Regione e commissario ad acta, che però ha preferito far partecipare solo il sub-commissario Ernesto Esposito. Dall’Ufficio stampa di Occhiuto, dunque, parte un comunicato con le dichiarazioni di Esposito prima ancora che sulla riunione cali il sipario.
«Il riparto tra le aziende, con particolare attenzione proprio a Vibo Valentia, è stato definito su criteri oggettivi non più basati sulla spesa storica – si legge nella nota -. Si è scelto invece di considerare la popolazione pesata e l'indice di deprivazione, che è uno strumento statistico che misura il livello di svantaggio socio-economico di una popolazione, combinando diversi indicatori relativi a condizioni di vita e istruzione, garantendo così una distribuzione delle risorse più equa e mirata ai bisogni reali del territorio».
«È opportuno però fare una distinzione - ha aggiunto il subcommissario - tra il riparto effettuato tra le aziende sanitarie per le attività svolte nell'ambito del servizio pubblico a gestione diretta, come ospedali, distretti e medici di base, e il riparto per l'acquisto di prestazioni da strutture private accreditate. Nel primo caso le risorse sono distribuite in base alla popolazione con l'indice di deprivazione, garantendo un finanziamento calibrato sui bisogni della popolazione residente. Nel secondo caso invece, l'acquisto di prestazioni viene fatto seguendo le produzioni dei centri erogatori. Per cui, se in un'Asp sono concentrati un numero maggiore di centri erogatori rispetto a un'altra, è chiaro che le risorse saranno assegnate in misura maggiore laddove sarà presente una produzione più elevata, in base alle attività effettivamente svolte. Se in un'Azienda sanitaria provinciale ci sono più centri privati che producono di più, è naturale che riceverà anche maggiori risorse in base al volume delle loro attività».
Un ragionamento, quello del sub-commissario, che al netto delle argomentazioni tecniche e probabilmente ineccepibili, non muove di un millimetro il nocciolo del problema: a Vibo si muore di sanità. Ma tant’è. Esposito continua: «Pertanto in base ai criteri sin qui descritti, il riparto destinato ai servizi pubblici a gestione diretta per Vibo Valentia si discosta lievemente, ma positivamente, proprio in base all'indice di deprivazione. Infatti, abbiamo Cosenza con un finanziamento per quota pro-capite pari a circa 1.491 euro, a Vibo Valentia 1.551 euro, a Catanzaro 1.514 euro, a Crotone 1.570 euro e a Reggio Calabria 1.576 euro. Da quest'anno poi aggiungeremo un altro criterio che riguarda la capacità di erogazione e Vibo Valentia, che ha aumentato sia il numero dei ricoveri che delle prestazioni ambulatoriali, sicuramente sarà premiata. Infatti, la scelta fatta dalla Regione di definire il riparto non più sulla spesa storica ha avuto come risultato che Vibo Valentia è passata da 8.976 ricoveri ospedalieri nel 2023 a 9.270 nel 2024 e le prestazioni di specialistica ambulatoriale da 129.460 nel 2023 sono aumentate a 164.417 nel 2024».
Poi, le conclusioni: «Il subcommissario - sottolinea la nota della Regione - ha ricordato anche che “le risorse economiche per l'acquisto di prestazioni dal privato accreditato per assistenza sociosanitaria sono state incrementate complessivamente del 50%, a ulteriore dimostrazione dell'attenzione regionale verso il sistema sanitario vibonese. Ovviamente – si rimarca - ci sarà un confronto costante con tutti gli attori presenti all'incontro di oggi per continuare a lavorare con spirito di collaborazione per il bene della comunità vibonese».