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23/11/2025 ore 06.15
Sanità

Sanità, la Conferenza dei sindaci vibonesi come una resa dei conti: mobilitazione generale di politica e cittadini

Martedì 25 novembre alle ore 15:30 a palazzo Luigi Razza si discute del sistema sanitario territoriale in ginocchio. Il documento finale con tutte le richieste urgenti verrà poi presentato a Occhiuto. Comitati civici e associazioni intanto annunciano una manifestazione a Tropea in difesa del diritto alla salute

di Annarita Castellani

È un appuntamento che ha il sapore di un ultimatum. La riunione della prossima Conferenza dei sindaci della Provincia di Vibo Valentia, in programma martedì 25 novembre alle ore 15:30 nella Sala consiliare del Comune capoluogo, con un ordine del giorno incentrato sulla situazione sanitaria, si carica giorno dopo giorno di aspettative per le continue adesioni che provengono dalla politica, dalla società civile, dai comitati civici e da semplici cittadini. Sul tavolo ci sarà il futuro dei presidi ospedalieri e le criticità del sistema di emergenza-urgenza.

All’incontro indetto dal presidente della Conferenza, Salvatore Giordano, sono stati invitati il prefetto di Vibo, Anna Aurora Colosimo; la Commissione straordinaria dell‘Asp di Vibo; il consigliere regionale Vito Pitaro; i deputati Riccardo Tucci e Giuseppe Mangialavori, le Organizzazioni sindacali e il Forum del Terzo settore. Prenderanno inoltre parte al dibattito rappresentanze di Comitati e associazioni attive sul territorio, in vista di una grande manifestazione popolare che si svolgerà successivamente a Tropea. Tra le presenze annunciate, anche quelle del Comitato “San Bruno”, impegnato nella difesa dell’Ospedale di Serra. Il tema dell’elisoccorso e dell’assenza di elisuperfici operative nelle province di Vibo Valentia (e Crotone ndr) sarà uno dei nodi al centro del dibattito.

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Massimo Cono Pietropaolo, candidato a sindaco di Tropea in campo con una lista di Democrazia sovrana popolare, ha evidenziato come «sarebbe opportuno che una significativa rappresentanza dei Comitati civici partecipasse per dare forza alle decisioni che verranno assunte anche in preparazione della manifestazione popolare a Tropea». Pietropaolo ha ricordato che «la Provincia di Vibo Valentia (e Crotone ndr) non ha elisuperfici regolari per il volo diurno e notturno» e che «i cittadini della Provincia di Vibo Valentia possono tranquillamente morire poiché l'elisoccorso non potrebbe teoricamente atterrare, se non in emergenza». Per questo, ha spiegato, «bisogna inserire anche questa richiesta nel documento dell'Assemblea da consegnare poi al presidente della Regione, Occhiuto».

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Dalla parte dei cittadini anche il Comitato “San Bruno”, con il presidente Rocco La Rizza che ha annunciato: «Successivamente sarà organizzata una grande manifestazione popolare in difesa del diritto alla salute di tutti cittadini della Provincia di Vibo Valentia, a Tropea». La mobilitazione, ha precisato, «non sarà una manifestazione a difesa di un Ospedale o due, ma del diritto alla salute di tutti i cittadini Vibonesi».

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La Rizza ha inoltre ricordato l’impegno del presidente dell’Assemblea dei sindaci, Salvatore Giordano, «a portare al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, le richieste che scaturiranno dalle delibere dei Consigli comunali (in approvazione in questi giorni ndr), dall’Assemblea dei sindaci e dalla manifestazione popolare a Tropea». L’incontro di martedì 25 novembre si preannuncia dunque decisivo per definire una linea comune dei primi cittadini Vibonesi su uno dei temi più delicati per il territorio: la tutela del diritto alla salute e il rilancio del sistema sanitario provinciale.

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Ancora una volta la politica locale ci prova e stavolta sembra essere pronta anche a scendere in piazza, per scrivere una pagina di cittadinanza attiva in difesa del diritto alla salute e scongiurare il definitivo svuotamento dei presidi sanitari di Serra, Soriano e Tropea. Lo farà dal luogo più iconico della Calabria, Tropea, che da anni, specie in estate, si ritrova con un Ospedale ridotto a moncherino tra carenza cronica di personale, pensionamenti senza avvicendamenti e dimissioni di medici impossibilitati ad operare poiché senza un adeguato organico di anestesisti.

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