In “salvo” i fondi destinati all’ospedale Jazzolino: «A breve l’avvio del primo lotto di lavori per 11 milioni»
È quanto comunica il presidente della Conferenza dei sindaci vibonesi Salvatore Giordano dopo un incontro con i vertici dell’Asp che hanno reso noto il decreto regionale che assegna la prima tranche di risorse su un totale di 24 milioni di euro
I lavori di adeguamento infrastrutturale ed efficientamento energetico dell’ospedale Jazzolino di Vibo dovrebbero essere in salvo. I fondi, circa 24 milioni di euro, ci sono. È quanto assicura il presidente della Conferenza dei sindaci vibonesi, Salvatore Fortunato Giordano che comunica ufficialmente di aver appreso in merito notizie direttamente dalla Commissione straordinaria che guida l’Asp di Vibo, «e precisamente dal direttore amministrativo Vittorio Sestito». «La Regione - continua Giordano - come risaputo ha convertito il finanziamento da Pnrr in Fsc. Sono stati già decretati sotto tale forma 11 milioni di euro che riguardano i lavori di messa in sicurezza e ristrutturazione generale dello Jazzolino. Sestito ha formalmente preso impegni per iscritto per la rimodulazione di altri 10 milioni di euro per l'efficientamento energetico, nonché altri 3 milioni di euro per l'adeguamento alle norme anticendio. Quindi a breve partiranno i primi lavori per 11 milioni di euro, poi gli altri. A garanzia di ciò – rimarca - vi è concreta documentazione».
Inoltre, Giordano ha dato conto della riunione del comitato ristretto sulla Sanità, in seno alla Conferenza dei sindaci, con la Commissione straordinaria. È stata l'occasione per conoscere il nuovo commissario Gianfranco Tomao, chiamato a sostituire Piscitelli.
«Abbiamo fatto un veloce riassunto di tutta l'attività di questi mesi e abbiamo portato il saluto di tutti i sindaci, promettendo, come sempre, un forte impegno da parte nostra per segnalare e cercare di risolvere le tante problematiche che attanagliano il Vibonese», ha spiegato Giordano.
Nell’incontro i sindaci hanno chiesto interventi immediati per dare seguito a quanto relazionato dal direttore sanitario Ilario Lazzaro nell’ultima riunione di agosto, ponendo attenzione all’implementazione dei servizi di Serra e degli altri nosocomi, così da evitare trasferimenti intraregione e contenere i costi. È stata sollecitata inoltre maggiore attenzione alla medicina territoriale: medici di base, guardie mediche, pediatri, Aft e servizi utili a colmare le gravi carenze denunciate dai primi cittadini.
I commissari hanno assicurato impegno a risolvere quanti più problemi possibile, pur sottolineando le difficoltà persistenti nel reperire medici. Sulle guardie mediche è stata avanzata l’ipotesi di un criterio di distribuzione con un medico ogni 5.000 abitanti, al posto dell’attuale rapporto di 1 a 7.500. La discussione è stata aggiornata a dopo le elezioni regionali, «per evitare strumentalizzazioni politiche», con una nuova convocazione della Conferenza dei sindaci prevista tra il 13 e il 19 ottobre.