Bimbo salvato allo Jazzolino, Nursind: «A Vibo eccellenze sanitarie che vanno difese e valorizzate»
Il sindacato delle professioni infermieristiche Nursind Vibo Valentia esprime «profonda gratitudine e ammirazione per l’eccezionale operato del dottore Franco Zappia, primario del reparto di Chirurgia dell’Ospedale Jazzolino, protagonista di un intervento chirurgico straordinario che ha salvato la vita a un bambino di soli quattro anni, vittima di un grave incidente presso il parco urbano cittadino».
Nursind Vibo loda il lavoro svolto dall’equipe chirurgica: «In un momento drammatico, dove ogni secondo contava, il dottor Zappia ha guidato con fermezza e competenza un intervento durato circa tre ore, riuscendo a strappare il piccolo alla morte. Un gesto che non è solo frutto di altissima professionalità, ma anche di una profonda umanità che da sempre contraddistingue il suo modo di essere medico e uomo». Non solo il dottor Zappia, accanto a lui la sua squadra e quella guidata dal primario di Anestesia e Rianimazione, dottor Oppedisano: «Insieme hanno dimostrato una sinergia e una dedizione che meritano il più sentito riconoscimento. Insieme hanno messo in campo competenze, sangue freddo e cuore, offrendo una speranza concreta a una famiglia distrutta dal dolore».
Il sindacato mette in luce anche il rapporto tra il primario di Chirurgia e gli infermieri: «Zappia è, prima di tutto, un uomo di rara sensibilità, sempre disponibile, sempre presente, sempre pronto ad ascoltare e intervenire. Il suo rispetto per la nostra professione infermieristica è profondo e sincero, e per questo, a nome di tutta la comunità infermieristica e non solo, sentiamo il dovere di dirgli: grazie». Un grazie che si estende a tutta la sua squadra di medici, da parte degli infermieri e di chi crede nella sanità pubblica: «La vostra dedizione è il volto migliore della medicina».
L’episodio del piccolo strappato alla morte, continua Nursind, «ci ricorda che Vibo Valentia possiede eccellenze sanitarie che vanno difese e valorizzate. Gli elogi arrivati dai medici del Bambin Gesù testimoniano il grande operato. Non possiamo permettere che la nostra sanità venga indebolita da chi rema contro. L’obiettivo deve essere chiaro: potenziare l’Ospedale Jazzolino, affinché casi come quello del piccolo paziente possano sempre trovare risposte immediate e competenti».
Infine un pensiero al bambino, che sta ancora lottando nell’ospedale romano: «Il nostro pensiero più affettuoso va al piccolo, con l’augurio che possa presto tornare tra le braccia della sua famiglia e della comunità vibonese, lasciandosi alle spalle questo brutto episodio come un ricordo lontano».