Vibo, il consigliere De Vita: «Con Lo Schiavo ma non ho aderito a Sinistra Italiana». Eppure il documento che ha firmato dice il contrario
La recente adesione dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo a Sinistra Italiana, insieme ad altri 102 amministratori e attivisti calabresi, mostra qualche strascico. Nonostante il documento firmato dalla nutrita pattuglia di new entry riporti sul frontespizio a chiare lettere la dicitura “Documento politico Adesione Sinistra Italiana – Alleanza Verdi e Sinistra”, il consigliere comunale di Vibo, Leoluca De Vita, fa un mezzo passo indietro e diffonde una nota stampa in cui precisa che la sua non è stata un’adesione al partito di Fratoianni, sottolineando che «la sua adesione al documento è da intendersi esclusivamente come una prospettiva inclusiva e destinata al futuro e non implica in alcun modo una sua adesione o un avvicinamento al partito di Sinistra Italiana, al quale il Consigliere Regionale ha recentemente aderito».
«Il mio impegno e la mia lealtà – ha precisato De Vita – rimangono saldi nei confronti del sindaco e del ”Centro Studi Progetto Vibo” (gruppo consiliare di cui fa parte, ndr), così come dei principi che hanno sempre guidato la nostra azione politica a beneficio della comunità vibonese. La sottoscrizione del documento non ha e non avrà alcuna ripercussione sulla mia collocazione politica attuale e sul mio percorso all’interno del mio gruppo di appartenenza per l’intera consiliatura».
Il consigliere comunale ribadisce quindi la permanenza nel suo gruppo consiliare fino alla fine del mandato, chiudendo a passaggi politici al di fuori della compagine in cui è stato eletto. C’è anche da dire che, al momento, non esiste un gruppo consiliare di Sinistra Italiana in seno al Consiglio comunale di Vibo, ma anche se venisse costituito, la permanenza negli attuali schieramenti non è mai stata messa in discussione durante il recente incontro che ha sancito l’ingresso in Si di Lo Schiavo e degli altri 102 (meno 1?).