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08/12/2025 ore 20.07
Politica

Vertice sanità a Vibo, Grimaldi (Democratici e riformisti): «L’assenza di Pitaro? Segnale preoccupante». La replica: «Sindaci incontrati fuori dalla Prefettura»

La consigliera comunale sulla mancata presenza del politico vibonese: «Colpisce il silenzio che ha circondato la vicenda. L’emergenza sanitaria locale è al centro della sua agenda politica?». Immediata la reazione del gruppo Noi moderati: «Non è stato invitato»

di Redazione
Grimaldi (Democratici e riformisti) e il consigliere regionale Pitaro

La crisi della sanità a Vibo continua ad alimentare il dibattito politico in città. In questo filone si inserisce l’intervento di Alessandra Grimaldi capogruppo Democratici e riformisti al Comune che, a seguito dell’incontro in Prefettura, ha sottolineato l’assenza del consigliere regionale Vito Pitaro.

L’esponente di Democratici e riformisti sottolinea: «Il 3 dicembre, a Vibo Valentia, si è tenuto un vertice cruciale sulla crisi sanitaria del territorio, convocato dalla Prefettura su pressante richiesta dei sindaci vibonesi. L'incontro – ricorda Grimaldi - volto ad affrontare le gravi e ormai croniche carenze di personale, strutture e servizi che affliggono la sanità provinciale, avrebbe dovuto rappresentare un momento di responsabilità e confronto istituzionale. Eppure, un'assenza in particolare ha pesato più di molte presenze: quella del Consigliere regionale di maggioranza, Vito Pitaro, l'unico eletto nella provincia di Vibo Valentia».

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Per la capogruppo, «la posizione di Pitaro è unica e, proprio per questo, investita di una responsabilità ancora maggiore. Quando i sindaci, massima espressione del tessuto civile, si mobilitano e chiedono un intervento al massimo livello istituzionale (la Prefettura), è dovere del loro rappresentante territoriale di maggioranza in seno al Consiglio regionale di esserci: per ascoltare, riferire e farsi portavoce immediato nei centri decisionali». In tale contesto, «l'assenza del consigliere Pitaro non è solo una nota a margine; è un segnale preoccupante di una possibile distanza tra il rappresentante e il rappresentato in un momento di emergenza collettiva».

L’analisi della Grimaldi prosegue: «Oltre la mancata partecipazione fisica, a colpire è il silenzio che ha circondato la vicenda. Non abbiamo registrato alcuna posizione formale, né comunicati da parte dell’onorevole vibonese che illustrassero un'iniziativa intrapresa per sopperire all'assenza, né tantomeno dichiarazioni successive che attestassero un impegno nel farsi carico degli esiti del vertice».

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Per la consigliera, «l'assenza al vertice e il conseguente silenzio rappresentano, oggi, una grave mancanza che necessità un chiarimento per verificare se l'emergenza sanitaria di Vibo Valentia è al centro della sua agenda politica, di più ed ancor prima della proposta sulla modifica legislativa sullo scioglimento dei comuni infiltrati che pubblicizza negli incontri di partito.
Il suo seggio in Consiglio – conclude - non solo è il frutto di chi l’ha votato, ma è anche il rifugio delle aspettative dei vibonesi tutti. Se anche l'unica voce politica vibonese in Consiglio regionale non si offre all’ascolto e si sottrae alle richieste di aiuto di quello che dovrebbe essere il suo territorio proprio nell'occasione più solenne e istituzionale, si rischia, allora, di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e, ancor peggio, di vanificare il senso stesso della rappresentanza democratica».

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La replica di Noi moderati

Immediata la replica di Noi moderati tramite una nota a firma della consigliera Maria Rosaria Nesci: «In qualità di consigliere comunale che rappresenta Noi Moderati nel Consiglio del comune di Vibo Valentia – si legge nel comunicato diramato alla stampa - ritengo doveroso intervenire per replicare in ordine alle accuse ingiustamente mosse dalla capogruppo dei Democratici e Riformisti contro il consigliere regionale Vito Pitaro. Ed infatti, ben comprendo che la consigliera Grimaldi sia semplicemente colei che fittiziamente rappresenta il citato gruppo consiliare, epperò credo che la stessa, prima di esporsi come interposta persona, avrebbe dovuto accertarsi che quanto stessero scrivendo per suo conto corrispondesse al vero».

«L’onorevole Pitaro – sottolinea l’esponente di Noi moderati - non è stato assente all’incontro tenutosi in Prefettura; semplicemente non è stato invitato a quell’incontro e tuttavia, stante la necessità dello stesso di garantire il dovuto sostegno in un ambito così delicato e rilevante, questi ha incontrato fuori dalla Prefettura i vari sindaci, dando loro man forte e manifestando altresì tutta la disponibilità a portare in Consiglio regionale le legittime pretese del nostro territorio. Stanti le suddette critiche, credo di poter dire che l’Onorevole Pitaro, molto probabilmente, una colpa ce l’ha ed è quella non amare l’esibizionismo e le passerelle di facciata a differenza di chi evidentemente muove queste stesse critiche. Egli si occupa concretamente dei problemi cercando fattivamente la risoluzione e ben presto i risultati del suo lavoro saranno sotto gli occhi di tutti, così com’è già accaduto in passato. Ciò detto – conclude Nesci - credo che a questo punto le scuse della consigliera Grimaldi e di tutto il suo gruppo consiliare, soprattutto la c.d. “testa (mal)pensante” di esso, siano doverose, ricordando, peraltro, come in un ambito di così fondamentale rilevanza e delicatezza non si può e non si deve fare demagogia».

Cuore Vibonese: «Polemiche strumentali»

In merito alle recenti dichiarazioni della consigliera Alessandra Grimaldi sulla situazione sanitaria provinciale, interviene anche il capogruppo di “Cuore Vibonese”, lista civica ispirata dal consigliere regionale Vito Pitaro.

«Prima di impartire lezioni istituzionali – afferma il capogruppo Giuseppe Cutrullà – la consigliera Grimaldi dovrebbe interrogarsi sulla coerenza politica del gruppo di cui fa parte: una formazione che oggi rappresenta un ibrido senza collocazione, sospesa tra maggioranza e opposizione, e che con tale ambiguità non contribuisce in alcun modo alla chiarezza del dibattito consiliare».

Prosegue il capogruppo: «È noto, inoltre, che il suo gruppo sia ispirato da un consigliere comunale che fino all’altro ieri guidava il gruppo di Forza Italia, salvo poi tentare di reinventarsi altrove. Un percorso politico costellato da fratture evidenti, al punto che lo stesso sindaco di Vibo Valentia, in più occasioni, ha rivolto a questo soggetto parole severissime, arrivando persino a invitarlo a “tornare da dove era venuto”. Non stupisce, dunque, che la Grimaldi sembri limitarsi a ripetere le indicazioni di chi nel centrodestra è stato ridotto al ruolo di portatore di borracce, incapace di ritagliarsi qualsiasi ruolo politico reale, e che forse proprio per questo oggi tenta maldestramente di riposizionarsi a sinistra».

Il capogruppo aggiunge: «La presenza della consigliera Grimaldi in Consiglio comunale appare più come una comparsa occasionale, una scena unica in un film destinato a non avere sequel. Prima di ergersi a paladina dell’istituzionalità, sarebbe opportuno che chiarisse almeno da chi e da cosa sia realmente guidata, e che facesse finalmente emergere alla luce del sole il suo suggeritore occulto, troppo spesso nascosto dietro le sue dichiarazioni».

A questo punto il capogruppo richiama l’attenzione sulla natura del tema affrontato: «La sanità è un argomento serio, delicato e fondamentale per la vita dei cittadini. Non può né deve essere trasformata in un terreno di scontro personalistico o in uno strumento per colpire qualcuno. Quando si parla di servizi salvavita, di reparti scoperti, di personale insufficiente e di difficoltà che ogni giorno pesano sulle famiglie, occorre responsabilità e rispetto. Utilizzare un tema così drammatico per costruire polemiche politiche – conclude – significa mancare di sensibilità verso il territorio e verso chi, in quelle criticità, ci vive davvero».

Quanto alla mancata presenza del consigliere regionale Vito Pitaro al vertice in Prefettura, il capogruppo chiarisce: «Siamo certi che il consigliere Pitaro, come già avvenuto in tante altre occasioni, farà sentire la sua voce nelle sedi opportune, illustrando le iniziative già avviate e quelle in programma per contribuire concretamente al miglioramento della sanità vibonese, che rimane una priorità assoluta del suo impegno politico e istituzionale».

«Il gruppo Cuore Vibonese – conclude – continuerà a lavorare con serietà, responsabilità e trasparenza, nel solco di un progetto politico chiaro e riconoscibile. Lasciamo ad altri le polemiche strumentali utilizzate solo per coprire la propria irrilevanza».