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13/10/2025 ore 19.01
Politica

Tirocinanti della Provincia di Vibo, nuova convocazione del Consiglio: scoppia la polemica sulla legittimità della seduta

I consiglieri Calafati, Lacquaniti e Franzè contestano quanto deciso dal presidente L’Andolina e fanno appello al prefetto: «Ci convochi»

di Redazione

Non si placano le tensioni politiche all’interno della Provincia di Vibo Valentia. Dopo la seduta saltata nei giorni scorsi – quella che avrebbe dovuto sancire la tanto attesa stabilizzazione dei tirocinanti – è arrivata una nuova prima convocazione del Consiglio provinciale per questa mattina alle 8 (andata ovviamente deserta) e in seconda convocazione alle 9 di domani martedì 14. Ma anche stavolta, invece di segnare una ripartenza, la riunione si apre tra accuse di irregolarità procedurali, malumori politici e contestazioni interne.

A innescare il nuovo fronte polemico è una nota firmata dai consiglieri provinciali Giampiero Calafati, Alessandro Lacquaniti e Carmine Franzè, che mettono nero su bianco una serie di rilievi sulla presunta illegittimità della convocazione.

Provincia di Vibo, salta la seduta che avrebbe dovuto varare la stabilizzazione dei tirocinanti

Il nodo dei tempi e delle notifiche

Secondo i tre consiglieri, la convocazione del Consiglio non sarebbe conforme alle norme previste dal Testo Unico degli Enti Locali e dal regolamento provinciale.

Nel documento si sottolinea che, poiché l’ordine del giorno prevedeva anche l’approvazione del bilancio consolidato, la seduta avrebbe dovuto essere ordinaria, e dunque convocata con almeno cinque giorni liberi di preavviso.

Tale termine, spiegano, non sarebbe stato rispettato: «La notifica della convocazione è avvenuta in data 9 ottobre 2025», mentre la seduta si sarebbe dovuta tenere prima della scadenza del termine minimo.

A ciò si aggiunge un presunto disguido nella comunicazione al consigliere Lacquaniti, che – secondo quanto riportato nella nota – «non era stato formalmente informato della convocazione del Consiglio Provinciale, avendone avuto notizia solo telefonicamente quando il verbale era già stato chiuso».

L’orario “anomalo” e l’assenza della maggioranza

Un altro elemento che ha fatto storcere il naso ai consiglieri di minoranza è la scelta di fissare la seduta alle ore 8 del mattino, giudicata «assolutamente illogica» e «irrispettosa» nei confronti dei rappresentanti eletti.

I tre firmatari della nota parlano anche di una «assenza preventivamente concordata» da parte di tutti i consiglieri di maggioranza, assenza che – scrivono – «sembra confermare quanto appreso da conversazioni informali».

La richiesta d’intervento al Prefetto

Alla luce di queste presunte irregolarità, Calafati, Lacquaniti e Franzè chiedono che la convocazione odierna venga dichiarata illegittima e che la seduta sia considerata non valida.

Nel comunicato, i tre consiglieri sollecitano inoltre un incontro urgente con il Prefetto di Vibo Valentia, per chiarire la situazione politico-amministrativa dell’Ente e denunciare il comportamento del presidente della Provincia, accusato di «sminuire il ruolo dei consiglieri e impedire il corretto esercizio del mandato».