«Ripartiamo dal nostro paese»: l’appello politico (ma non troppo) che riaccende il dibattito sul futuro di Joppolo
Un gruppo di cittadini invita l’intera comunità a partecipare a un percorso condiviso di idee e proposte per valorizzare il territorio, rigenerare gli spazi pubblici e costruire un modello di sviluppo sostenibile
Un invito a rimettere al centro Joppolo e la sua comunità. È questo il cuore della nota diffusa da un gruppo di cittadini che scelgono di rivolgersi direttamente ai concittadini con un messaggio semplice e sentito: «Joppolo non è solo il luogo dove viviamo, è casa nostra». La riflessione nasce dalla consapevolezza di quanto il paese abbia bisogno di cura e di una nuova visione collettiva. Negli ultimi anni — denunciano i promotori — le strade si sono svuotate, alcuni edifici hanno chiuso e molte opportunità hanno preso altre direzioni. Ma, accanto a queste difficoltà, rimane la tenacia di chi continua a credere nel territorio, di chi resta, di chi dà una mano e di chi immagina ancora un futuro possibile.
L’iniziativa non si presenta come un progetto politico tradizionale né come un programma già confezionato. «Non vogliamo decidere per voi, ma con voi», spiegano i promotori, sottolineando la volontà di costruire un percorso partecipato, aperto a tutti. L’obiettivo è creare un luogo di confronto in cui raccogliere idee, proposte e energie, affinché ogni cittadino possa contribuire alla definizione di un nuovo orizzonte per la comunità. «Ogni voce conta» diventa così il principio guida, rivolto non solo a chi vive a Joppolo, ma anche a chi è partito e continua a portare il paese nel cuore, e a chi desidera tornare.
Nel documento emergono alcune possibili direzioni di sviluppo: un’economia che valorizzi i prodotti della terra e del mare, capace di promuovere qualità e tipicità; un turismo sostenibile che racconti il territorio, il mare, la pineta con il Santuario e i borghi; una strategia di rigenerazione che trasformi gli spazi abbandonati in luoghi di incontro per giovani, anziani e famiglie, restituendo vita culturale e sociale ai punti oggi più fragili del paese. A questo si affianca il desiderio di servizi pubblici efficienti e accessibili, sostenuti da un’amministrazione «trasparente e vicina», in grado di ascoltare i cittadini e di orientare la comunità valorizzando al meglio le risorse disponibili. L’idea di un paese più pulito, sicuro e decoroso rappresenta un altro pilastro della visione proposta.
Il messaggio si chiude con un invito alla partecipazione attiva, considerata la vera forza di Joppolo. «Sappiamo che non sarà facile - scrivono -, ma crediamo che la vera forza di Joppolo sia la sua gente: chi ci vive, chi è partito ma porta il paese nel cuore, chi vuole tornare. Per questo non chiediamo solo consenso: chiediamo partecipazione». Un appello che mira a trasformare la speranza in un movimento concreto, perché — come ricordano i promotori — «ogni cambiamento comincia quando qualcuno decide di crederci».