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20/11/2025 ore 08.09
Politica

«Prima di sognare la grande Vibo pensassero alle buche», Fi critica il piano di marketing territoriale del Comune

Il coordinamento cittadino di Forza Italia ha espresso perplessità sul progetto presentato dal sindaco Enzo Romeo, sottolineando le gravi criticità nella gestione delle infrastrutture e dei servizi cittadini

di Redazione

«Non si punta alle stelle quando si inciampa sul marciapiede rotto». Con queste parole il coordinamento cittadino di Forza Italia ha commentato la presentazione del Piano di marketing territoriale “Vibo Valentia Città di Tutte le Epoche”, annunciato ieri dal sindaco Enzo Romeo e dagli assessori comunali.

«Riconosciamo l'importanza di una strategia organica per la promozione della nostra città e la visione ambiziosa di proiettarsi sui mercati internazionali, sfruttando la nostra storia millenaria – hanno dichiarato i rappresentanti di Forza Italia –. L'idea di valorizzare insieme cultura, turismo e riqualificazione urbana è, in linea di principio, lodevole».

Vibo, il Comune sogna la ribalta internazionale e lancia un piano di marketing territoriale per valorizzare luoghi e risorse culturali 

Tuttavia, il coordinamento ha richiamato l’amministrazione «a un principio di realtà»: «Non si può vendere un prodotto di lusso quando le fondamenta della casa stanno cedendo». L’enfasi sui percorsi immersivi, sul nuovo polo museale digitalizzato all’ex Caserma Garibaldi e sulla narrazione storica rischia di diventare «un esercizio di auto-celebrazione sterile» se non viene affiancata da interventi concreti per il quotidiano dei cittadini vibonesi.

La crisi della Tonno Callipo Volley: simbolo dell’inefficienza comunale

Il coordinamento ha evidenziato come lo scontro tra il gruppo Volley Tonno Callipo e l’Amministrazione Comunale, a causa di gravi inadempienze nella gestione e manutenzione delle strutture sportive, getti «un’ombra drammatica sull’efficienza comunale». La possibilità, ventilata dal patron Pippo Callipo, di dover lasciare Vibo Valentia per la mancanza di supporto e il mancato rispetto degli impegni sulla manutenzione e agibilità, è stata definita «il simbolo lampante di una città che non riesce a sostenere nemmeno le sue eccellenze».

«Come può l’Amministrazione promettere la riqualificazione e l’organizzazione per attrarre turisti internazionali, quando non riesce a garantire la permanenza di una squadra di eccellenza e la manutenzione delle strutture sportive?» hanno chiesto i coordinatori di Forza Italia, definendo la denuncia di Callipo «una certificazione del fallimento dell’ordinaria amministrazione».

L’“immersione” quotidiana dei cittadini

Secondo il coordinamento, mentre l’amministrazione parla di percorsi tematici, la realtà vissuta dai cittadini vibonesi è ben diversa. La maggior parte dei siti archeologici e monumentali della città è chiusa al pubblico o versa in stato di abbandono, rendendo impossibile la fruizione di quanto dovrebbe essere valorizzato. Le strade dissestate rappresentano un rischio costante per la sicurezza e un costo per le famiglie, mentre i cantieri interminabili paralizzano il traffico e penalizzano le attività economiche, isolando gli operatori locali e ignorando le loro istanze.

Il coordinamento ha sottolineato anche le criticità nei trasporti urbani, lamentando «bus elettrici vuoti che girano senza una reale organizzazione, e la mancanza di informazioni chiare su orari e fermate», a differenza di quanto accade in altre città considerate virtuose.

Le richieste di Forza Italia

Forza Italia ha invitato il Comune a concentrarsi sulla risoluzione immediata dello scontro con la Tonno Callipo, garantendo la permanenza della squadra, a definire un piano urgente di manutenzione stradale e gestione dei servizi essenziali, a riaprire e manutenere i siti archeologici rendendoli fruibili subito, e a organizzare in maniera concreta il trasporto pubblico.

Secondo Fi Vibo, le promesse di cambiamenti immediati si sono tradotte finora solo in annunci e tavoli tecnici senza risultati concreti, tra la nascita di poli tecnologici e museali che non risolvono i problemi reali della città. A questo si aggiungono «depositi costieri, carenza di aule, scuole fatiscenti e presenza di roditori», elementi che rendono Vibo Valentia «non vivibile, figuriamoci turistica».

«L’obiettivo di entrare nei circuiti turistici di alto livello sarà raggiunto solo quando i cittadini smetteranno di vergognarsi della propria città – hanno concluso i coordinatori –. Al momento, tutto ciò che vediamo è inerzia, inefficienza e assessori fantasma».