Gasponi di Drapia in festa con la Sagra del dolce, una tradizione lunga oltre 40 anni: ecco il programma
Tutto pronto a Gasponi di Drapia per la quarantennale Sagra del dolce che si terrà, come di consueto, il 13 agosto. La manifestazione prenderà il via nel pomeriggio con i tradizionali giochi di piazza “i pignati”, dove i bambini, muniti di benda, casco e bastone, dovranno colpire fino a completa rottura delle pignatte di terra cotta contenenti viarie sorprese, incluse solo acqua o farina. Il pomeriggio di giochi sarà inoltre allietato dal classico ballo dei giganti Mata e Grifone che, a suon di tamburi, raduneranno tutti i più piccini per poi trascinarli lungo le vie del paese a seguire le loro scorribande. L’evento entrerà nel vivo poi con l’apertura degli stand ricolmi di dolci tipici calabresi, ma anche fileja e tipico panino con salsiccia alla griglia. In serata poi si potrà assistere all’esibizione del gruppo musicale Son’Abballu.
Come da tradizione, tutto il paese – ripopolato dagli emigrati – si appresta a collaborare per la buona riuscita di un evento che risale alla fine degli anni ’70. La Sagra del dolce, di fatto, affonda infatti le sue origini tra il 1978 ed il 1979 quando una decina di volenterose ragazze del paese, poco più che ventenni, chiacchierando sulle varie sagre estive del vibonese, ipotizzarono di dare vita a Gasponi alla sagra dei ceci. Un prodotto che però, sebbene di coltivazione diffusa, non suscitò grandi consensi. Così, ragionandoci un po’ e andando con la mente ai prodotti tipici e alle tradizioni locali, è nata l’idea di organizzare un evento estivo capace di far conoscere il dolce tipico e storico di Gasponi, ovvero i “Vrazza”. Un dolce che è sempre andato a ruba per la sua bontà, genuinità e per il profumo.
La generazione della “vecchia guardia”, ossia gli iniziatori della Sagra del dolce, ricordano così ancora oggi “l’assalto” ai forni da parte di molte persone che non vedevano l’ora di comprare subito un pezzo del dolce tipico di Gasponi per gustarlo ancora caldo. Memorie poco note che, negli occhi di chi racconta, suscitano ancora un’immensa commozione. Dei “Vrazza” in viaggio verso i forni, sotto forma di impasto semi liquido, al ritorno in paese non restava che qualche profumatissima briciola dentro i “timpagni” di legno dove venivano adagiati una volta sfornati. Ricordi vividi che animano le donne di Gasponi le quali si dedicano ogni anno con amore per la creazione di questo dolce che continua a stupire ad ogni morso.
Unitamente ai “Vrazza” si preparavano anche i taralli e i “pastetti”(antichi biscotti caserecci da inzuppo), pronti ad “esplodere” in gusto e genuinità. Accanto a tali dolci fanno da corollario pure “zipoli” e “curuj”. L’identità di questa storica sagra – rappresentata da un dolce semplicissimo che racchiude in sé una storia di fratellanza ed unione post terremoto del 1908 – si rafforza quindi sempre più grazie alla collaborazione di quanti preparano altri dolci, tradizionali o moderni, da portare alla sagra per contribuire alla buona riuscita della manifestazione che, come di consueto, si svolge nel cuore del paese tra giganti, giochi di piazza, bambini festosi, bancarelle, griglia, musica e fuochi pirotecnici.