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11/08/2025 ore 08.15
Economia e Lavoro

L’overtourism in Calabria esiste solo nella provincia di Vibo: 28° in Italia. Ma il costo lo pagano i residenti

Oltre 2,5 milioni di presenze nel Vibonese ma secondo Demoskopica il sovraffollamento è ancora moderato e sopportabile anche se sono in crescita gli effetti negativi in termini di prezzi più alti, scarsità delle risorse idriche e impatto ambientale
di Redazione

L’overtourism, cioè flussi eccessivi di turisti in determinate località e in particolari periodi dell’anno, è uno di quei problemi che in tanti vorrebbero avere. Almeno finché non sono costretti a farci davvero i conti. Se infatti una faccia della medaglia luccica di abbondanza e affari per le strutture ricettive e per tutto l’indotto turistico, l’altra è opaca come la riduzione dei servizi e i disagi che colpiscono soprattutto i residenti, si pensi ad esempio all’aggravarsi della crisi idrica e ai risvolti ambientali in luoghi che per il resto dell’anno contano spesso soltanto poche migliaia di abitanti.

In Calabria l’overtourism quasi non esiste, salvo che per una provincia, quella Vibonese. La capacità attrattiva di località come Tropea e Capo Vaticano pone Vibo Valentia tra le prime trenta province in Italia per overtourism.

Secondo Demoskopika, infatti, le città e le province di Rimini, Venezia e Bolzano si confermeranno, per il secondo anno consecutivo, ai vertici della top ten del sovraffollamento estivo. Nella classifica delle più gettonate precedono Livorno, Napoli, Trento, Verona, Milano, Roma e Trieste. La Calabria, come detto, è molto indietro. Ad eccezione di Vibo Valentia (28esima), le altre quattro province calabresi si trovano tutte in posizioni di ripiego: Cosenza è 84esima, Catanzaro è 90esima, Crotone è 92esima, Reggio Calabria è 105esima, terzultima della graduatoria nazionale. La provincia di Vibo Valentia ha un indice complessivo di sovraffollamento turistico moderato: il livello è accettabile, ma con segnali di possibili tensioni sociali durante i picchi turistici.

Il costo dell’overtourism lo pagano i residenti

Il sovraffollamento ha un costo. Indice dei prezzi al consumo e servizi pubblici. Si stima che quota parte “condivisa” con i turisti ma a carico dei residenti ammonti al 10% della spesa mensile delle famiglie ad agosto. Frutto delle distorsioni delle dinamiche dell’accoglienza. Demoskopika spiega che, maggiore è la densità turistica, cioè la concentrazione di turisti per unità di superficie, più elevata è la possibilità di congestionare risorse locali ed ambiente. Più i valori delle presenze turistiche sono alti, maggiore è la possibilità che l’impatto sul territorio vada a condizionare direttamente la qualità della vita dei residenti, per i quali diventa tutto più complicato. Si pensi agli impianti fognari e alla depurazione delle acque reflue, ma anche a fenomeni di malamovida (che violano il diritto al riposo e alla tranquillità dei cittadini), con aumenti incontrollati dei prezzi al consumo, con la congestione del traffico locale e l’istituzione di aree di parcheggio stagionali a pagamento, con l’aumento dei rifiuti prodotti e con problemi di approvvigionamento idrico.

Tropea e Ricadi “scoppiano” di turisti

I numeri, messi nero su bianco, talvolta sono sorprendenti. I dati consolidati riferiti al 2024, recentemente pubblicati dalla Regione Calabria dopo anni di silenzio su questo fronte, attribuiscono alla provincia di Vibo Valentia il ruolo di locomotiva nel comparto turistico, con 460mila arrivi e oltre 2 milioni e mezzo di presenze, dove per “arrivi” si intende il numero di persone che soggiornano in una determinata area geografica, mentre le “presenze” indicano il numero totale di notti trascorse dagli ospiti in quella stessa provincia.

Con 147. 595 arrivi e 954. 384 presenze (di cui 357. 946 stranieri), Ricadi è la destinazione più visitata non solo del Vibonese ma dell’intera Calabria, superando grandi attrattori turistici come Corigliano-Rossano (766. 751 presenze) e Cassano all’Ionio (449. 302 presenze).
Il suo punto di forza è Capo Vaticano, celebre per spiagge come Grotticelle e Baia di Riaci, considerate tra le più belle d’Italia per le acque turchesi e le scogliere a picco.

Tropea si piazza al secondo posto con 98.060 arrivi e 370. 570 presenze, mentre Pizzo ha fatto registrare nel 2024 59. 852 arrivi e 374. 962 pernottamenti.