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11/10/2025 ore 19.00
Economia e Lavoro

Burocrazia quanto mi costi: a Vibo un peso da 80 milioni di euro all’anno ma è tra le province meno penalizzate d’Italia

A livello nazionale le imprese spendono ben 57,2 miliardi per la gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Tra le aree che sborsano di più, Milano e Roma

di Redazione Economia

L’Ufficio studi della Cgia ha diffuso un report che stima il costo annuo della cattiva burocrazia sul sistema economico italiano. Un peso che, secondo le elaborazioni, è minore a Vibo Valentia, dove l’impatto per le imprese è stimato in 80 milioni di euro all’anno, tra i valori più bassi a livello nazionale.

L’analisi prende le mosse dai dati presentati qualche anno fa da The European House – Ambrosetti, che quantificavano in 57,2 miliardi di euro il costo annuo sostenuto dalle imprese italiane per la gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Relazioni che, sottolinea l’Ufficio studi della Cgia, «purtroppo sono spesso condizionate negativamente dal cattivo funzionamento e dalla lentezza della macchina statale».

Partendo da questa base, è stata calcolata l’incidenza percentuale del Pil di ciascuna delle 107 province italiane rispetto al costo complessivo, stimando così il danno economico che la burocrazia pubblica causa ai diversi territori.

Come prevedibile, le aree più penalizzate sono quelle con la maggiore concentrazione di attività economiche. Milano guida la classifica con un costo stimato in 6,1 miliardi di euro l’anno, seguita da Roma (5,4 miliardi), Torino (2,2), Napoli (1,9) e Brescia (1,4). In fondo alla graduatoria si trovano Enna con 81 milioni, Vibo Valentia con 80 e Isernia con 55 milioni di euro.