Agricoltura, siglato in Prefettura a Vibo un protocollo contro il lavoro nero e il caporalato: il plauso dei sindacati
Le Segreterie territoriali della Fai Cisl Magna Grecia, della Flai Cgil Area Vasta e della Uila Uil di Vibo Valentia esprimono «soddisfazione e apprezzamento per la firma, avvenuta alla Prefettura di Vibo Valentia, del Protocollo che istituisce la sezione territoriale provinciale della Rete del lavoro agricolo di qualità». Per i segretari generali Stefano Lucia (Fai), Rinaldo Tedesco (Flai) e Pasquale Barbalaco (Uila) si tratta di un «risultato importante, che porta alla nascita di una cabina di regia che ha l’obiettivo di operare con serietà e attenzione su un territorio, quello di Vibo Valentia, che merita risposte concrete e durature». La Rete, scrivono ancora del comunicato stampa, «rappresenta un’opportunità strategica per promuovere un’agricoltura etica, contrastare con maggiore efficacia fenomeni diffusi come lavoro nero, sfruttamento e caporalato, e tutelare insieme i diritti dei lavoratori e la competitività delle imprese oneste».
«Tuttavia, questo strumento potrà essere davvero efficace solo se accompagnato da un impegno collettivo e continuativo». Per i segretari generali infatti «servono più ispettori, più controlli, ma anche un deciso investimento su informazione, sensibilizzazione e prevenzione. La repressione da sola non basta: è fondamentale costruire un’alleanza tra istituzioni, parti sociali e mondo produttivo per promuovere una cultura del lavoro fondata sulla legalità e sulla dignità della persona. L’accordo firmato oggi rappresenta anche una grande opportunità per le tante aziende agricole che, nella provincia di Vibo Valentia, operano correttamente, applicano i contratti, creano occupazione e sviluppo. L’obiettivo è far crescere il numero delle imprese iscritte alla Rete, promuovendo meccanismi premianti per chi sceglie la trasparenza e il rispetto delle norme». Attraverso il lavoro della cabina di regia sarà possibile:
- Definire proposte concrete a favore delle aziende aderenti alla Rete che intendano accedere a contributi e misure di sostegno nazionale e regionale;
- Monitorare con maggiore attenzione il mercato del lavoro agricolo e favorire l’incontro tra domanda e offerta in un contesto di legalità;
- Promuovere percorsi personalizzati per l’inserimento lavorativo delle vittime di sfruttamento;
- Rafforzare le attività di vigilanza attraverso task force congiunte tra Inps, Inail, Ispettorato del lavoro e Forze dell’ordine;
- Migliorare le condizioni logistiche e abitative dei lavoratori stranieri impiegati in agricoltura, anche attraverso convenzioni con gli enti locali che rendano possibile il trasporto in sicurezza verso i luoghi di lavoro.
«Importante – prosegue ancora la nota stampa – sarà anche la condivisione dei dati tra le istituzioni coinvolte per facilitare il contrasto al lavoro sommerso e all’evasione contributiva, così come la promozione di iniziative congiunte sul piano della comunicazione e della sensibilizzazione. Fondamentale sarà inoltre lo sviluppo di una rete sociale e istituzionale in grado di favorire l’inclusione, promuovere il rispetto dei contratti collettivi e della normativa sulla sicurezza, e alimentare una cultura diffusa della legalità anche attraverso il coinvolgimento dell’Ente bilaterale e del Consiglio territoriale dell’immigrazione». Lucia, Tedesco e Barbalaco hanno in fine ringraziato il prefetto Anna Aurora Colosimo «per l’attenzione e la determinazione dimostrate, insieme a tutte le istituzioni coinvolte – Inps, Inail, Ispettorato del lavoro, Associazioni datoriali e Forze dell’ordine – per la sinergia che ha consentito questo importante risultato. Siamo convinti che da oggi sarà possibile incidere con maggiore efficacia sulla prevenzione dello sfruttamento, sulla tutela della dignità del lavoro, e sulla valorizzazione delle tante eccellenze agricole del Vibonese, costruendo insieme un sistema fondato sulla legalità, sulla giustizia sociale e sullo sviluppo sostenibile».