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15/08/2025 ore 08.15
Cultura

Un 15 agosto di fede e tradizioni: a Tropea la suggestiva processione in mare della Sacra famiglia

È un legame speciale quello tra gli abitanti della Perla del Tirreno e la festa di Santa Maria dell’Isola. Un rito antico che, nel giorno di Ferragosto, chiama a raccolta fedeli e curiosi da ogni dove
di Giusy D'Angelo

Una festa che unisce fede, tradizioni marinare e devozione popolare. Un appuntamento attesissimo dagli abitanti di Tropea e anche dai fiumi di turisti che ogni anno si riversano nella Perla del Tirreno e nei paesi limitrofi. Il 15 agosto, nel clou dell’estate e nel giorno in cui la Chiesa celebra l’Assunzione, gli occhi e il cuore della cittadina costiera sono concentrati sulla festa di Santa Maria dell’Isola.

Una ricorrenza con radici lontane iniziata, secondo alcune fonti, con l’omaggio dei pescatori. Questi ultimi, ogni anno, il 15 agosto, solevano recarsi in barca – quando ancora l’isolotto non era collegato alla terraferma – al Santuario per ringraziare la Vergine e chiedere protezione contro le insidie del mare e della vita. Da allora, condizioni meteo permettendo, si tiene una suggestiva processione in mare. Le statue di Gesù Bambino, la Madonna e San Giuseppe, lasciano eccezionalmente la loro storica dimora per abbracciare i fedeli. Poste a bordo di una imbarcazione, la Sacra famiglia percorre un tratto di mare. Al suo seguito, una scia di colorati e caratteristici pescherecci, simbolo di una tradizione marinara minacciata dall’evolversi dei tempi ma ancora fortemente radicata nel dna della Perla del Tirreno.

Santa Maria dell’isola, le origini

Studi storici riportano che nel periodo Altomedievale sulla collina alle spalle di Tropea, nominata Sant’Angelo, si era radunata una comunità monastica. L’Isola, la sua naturale bellezza, divenne presto luogo di preghiera e meditazione. In base alle indicazioni del cronista locale Francesco Sergio, fin dal medioevo esisteva una comunità basiliana denominata Menne. Le prime indicazioni sull’uso dell’area per finalità monastiche risalgono all’XI secolo. Probabilmente proprio in quel periodo storico l’area passò ai latini. Basti pensare che la porta di bronzo della badia di Montecassino (le cui fomelle vennero forgiate nel 1066), nell’elenco delle dipendenze della badia stessa riporta anche Santa Maria di Tropea. Qualche anno dopo, la presenza dei benedettini nel comprensorio della Perla del Tirreno si consolidò. Infatti, proprio nei pressi dell’attuale calvario, una persona del luogo si adoperò per la costruzione di una chiesa dedicata a Santa Maria de latinis e ne fece dono alla badia di Montecassino.

Il culto della Madonna

Il culto della Vergine dell’Isola, secondo la tradizione orale, affonda le radici nell’arrivo via mare della statua lignea della Madonna. La barca che la trasportava, racconta la leggenda, riuscì a riprendere il largo solo dopo aver lanciato a terra la sagra effigie. Gli abitanti decisero di riporla in una nicchia ma a causa delle ridotte dimensioni dell’anfratto naturale si pensò di segare i piedi della statua. Il gesto sacrilego avrebbe causato al falegname incaricato del lavoro, secondo i racconti, una paralisi agli arti.

Oggi, il santuario, retto da don Nicola Berardi, ospita tre statue raffiguranti la Sacra famiglia. Le effigi, di probabile fattura settecentesca, sono venerate con profonda devozione. La processione in mare si svolgerà alle 16.30 il 15 agosto, successivamente in programma le litanie e santa messa (durante la giornata celebrazioni liturgiche anche alle 7.30, 8.30 e 9.30).