Tropea, presentato il libro con gli scritti inediti dell’archeologo Achille Solano sulle Grotte di Zungri
L’omaggio del Club Unesco allo studioso che scoprì l’insediamento rupestre del Monte Poro che ogni anno affascina migliaia di visitatori
Nella splendida cornice della Cappella dei Nobili presentato a Tropea il libro “Corpus speluncarum Calabria medioevi. L’insediamento rupestre di Zungri” dello studioso Achille Solano. Il volume, curato dalle storiche Margherita Corrado e Maria D'Andrea, propone documenti inediti dell’“archeologo gentiluomo” di Nicotera, morto nel 2012 dopo una vita dedicata alle ricerche nel Vibonese, sugli insediamenti della Valle del Poro in particolare.
L’incontro, promosso del Club Unesco di Tropea, ha visto una folta partecipazione di pubblico. Tra i presenti, la stessa moglie dell’insigne studioso, Maria Assunta Bevilacqua, e la figlia Gabriella. Quest’ultima ha, nell’occasione, spiegato da dove nasce il libro postumo. «Achille Solano era mio padre, anzi è mio padre, perché tutto ciò che ha lasciato è ancora attuale. Uno studioso, archeologo e insegnante - ha sottolineato - che ha lasciato appunti inediti e che noi come famiglia abbiamo deciso di consegnare alla comunità scientifica. Non per aggiungere ulteriori punti al suo già copioso curriculum, ma per sensibilizzare la ricerca e per avvicinare i giovani all’archeologia, alla storia e a quello che è stato il suo modus operandi».
La presentazione del volume, moderata dal vicepresidente del Club Unesco di Tropea, Emilio Minasi, ha preso il via con i saluti di rito del presidente dello stesso Club, Giuseppe Maria Romano, il quale ha rimarcato come il libro racconti anche le geniali scoperte dello studioso sulla “città di pietra” di Zungri. «Quindi - ha spiegato - era doveroso da parte nostra sponsorizzarlo e proporlo, visto che come Unesco tre anni fa abbiamo presentato su questo tema un progetto al concorso “La Fabbrica del paesaggio” di Foligno, vincendolo». Tra i saluti, anche quelli del delegato Unesco per Nicotera, Francesco Rascaglia, e del sindaco di Zungri, Serafino Fiamingo.
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Subito dopo, nella Cappella dei nobili si sono susseguiti gli interventi dell’assessore alla Cultura di Nicotera, Pino Leone, dello scrittore Salvatore Berlingeri, del funzionario archeologo del Ministero della Cultura, Maurizio Cannatà, del presidente della sezione regionale Sigea, Gaetano Osso, della guida dei siti preistorici in Aspromonte, Lino Licari, della curatrice del volume, D’Andrea. Le conclusioni sono state tratte dalla direttrice del museo e dell’area archeologica di Zungri, Maria Caterina Pietropaolo.
Testimonianze e relazioni di grande interesse, che hanno permesso di far emergere la figura di Achille Solano nella sua interezza. L’uomo, il genio, la sregolatezza, la passione per la propria terra, il modo unico con cui riusciva ad approcciare la ricerca, la capacità di andare oltre le proprie convinzioni. Tra i meriti del professore Solano, da annoverare quello di aver fondato e diretto nel 1975 il Museo civico di Nicotera. Tra l’altro, è unanimemente ritenuto il “padre” e il vero e proprio scopritore delle Grotte di Zungri, tant’è che nel 2021 questo Comune ha inteso conferirgli la cittadinanza onoraria alla memoria.
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