Sezioni
31/12/2025 ore 14.20
Cronaca

Vibo, terza cartella esattoriale annullata a Fraone: 4,5 milioni di euro cancellati in poche settimane

La Commissione tributaria di Vibo Valentia dichiara illegittima un’altra richiesta di 1,5 milioni di euro relativa all’Irpef del 2021 a carico dell’ex consigliere provinciale

di Redazione

E siamo a tre, per un totale di circa 4,5 milioni di euro. La Commissione generale Tributaria di Vibo Valentia ha annullato integralmente un’altra cartella di pagamento notificata lo scorso 23 aprile 2025 al commercialista ed ex consigliere provinciale Domenico Fraone, residente a Filadelfia, relativa all’Irpef dell’anno di imposta 2021, per una somma complessiva di 1.564.356,02 euro. Come accennato, si tratta della terza cartella esattoriale annullata a favore di Fraone nelle ultime settimane: le precedenti due, sempre emesse dall’Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Vibo Valentia, ammontavano rispettivamente a circa 1,6 e 1,4 milioni di euro. Il totale degli annullamenti raggiunge quindi quasi 4,5 milioni di euro.

La sentenza numero 1638 del 29 dicembre 2025 ha riconosciuto la completa illegittimità della cartella, confermando le ragioni sostenute in sede amministrativa e poi in sede giudiziale dal professionista. La vicenda - si riassume in una nota - ha avuto inizio il 20 dicembre 2024, quando Fraone aveva già richiesto l’annullamento di un avviso bonario, atto presupposto della cartella di pagamento, fornendo «tutti i chiarimenti previsti per legge ai sensi dell’art. 2 comma 2 del D. Lgs. 462/97». La normativa stabilisce che «nel caso in cui il contribuente a seguito della ricezione di un avviso bonario, fornisca all’Agenzia delle Entrate i chiarimenti, la stessa ha il dovere di esaminarli e di riscontrarli con una comunicazione definitiva che confermi, annulli e/o di ridetermini le somme dovute». Solo dopo trenta giorni dalla comunicazione definitiva, l’Agenzia potrebbe iscrivere a ruolo le somme, secondo quanto confermato dalla Cassazione n. 27817/2022.

Nonostante i chiarimenti forniti dal commercialista, l’Agenzia delle Entrate di Vibo Valentia «non li riscontrava a mezzo comunicazione definitiva di accoglimento e/o di rigetto e provvedeva ugualmente all’iscrizione a ruolo delle somme che venivano cartellizzate dall’Agenzia delle Entrate Riscossione». A seguito di questa decisione, Fraone ha proposto ricorso, ottenendo l’annullamento totale della cartella.

Il difensore del commercialista solleva però dubbi più ampi sulle procedure degli uffici fiscali: «È ragionevole che funzionari di così alto livello nella gerarchia provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Vibo Valentia possano commettere così tanti e gravi errori nell’esercizio delle loro funzioni?», si chiede, ricordando che le istanze di annullamento e di sgravio sono state evase solo «dopo la presentazione del ricorso e comunque trascorsi due mesi». L’obiettivo sospettato sarebbe quello «al solo fine di ottenere la compensazione delle spese di giudizio che nel caso di specie ammontano ad oltre 40.000 euro».

Nonostante il pieno accoglimento delle ragioni di Fraone, la sentenza sarà impugnata dalla parte avversa nella parte in cui compensa le spese, mentre il commercialista punta a «vedersi riconosciuta la condanna alle spese di giudizio dell’Agenzia delle Entrate».