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08/08/2025 ore 19.19
Cronaca

Vibo, spara a un cane con una carabina ad aria compressa ferendolo a un occhio: beccato dalle telecamere è stato denunciato dalla Polizia

L'autore del deplorevole gesto compiuto qualche giorno fa, dopo una perquisizione che ha portato al rinvenimento di numerosi piombini, è stato indagato per il reato di maltrattamento di animali
di Redazione

La Polizia di Stato ha deferito all’Autorità giudiziaria di un uomo per il reato di maltrattamenti di animali. In particolare, nei giorni scorsi una persona aveva presentato denuncia contro ignoti presso la Questura di Vibo Valentia per il ferimento del proprio cane. L’animale aveva, infatti, riportato una profonda ferita sanguinante all’altezza dell’occhio destro, cagionata presumibilmente da un proiettile sparato da una carabina ad aria compressa.

Nell’immediatezza delle prime cure, il cane era stato giudicato dai veterinari in prognosi riservata, in attesa di decidere sull’intervento finalizzato ad estrarre il proiettile, rimasto pericolosamente incastrato all’interno della cavità oculare. Le immediate attività d’indagine esperite dagli agenti della Squadra Mobile con il coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia consentivano di individuare, anche attraverso l’analisi delle immagini registrate da alcune telecamere di videosorveglianza presenti nei pressi del luogo ove si è svolta la vicenda, il presunto responsabile del ferimento dell’animale domestico, ricostruendo l’esatta dinamica dei fatti.

Le prime evidenze investigative venivano, pertanto, rassegnate al pubblico ministero competente presso la locale Procura della Repubblica che disponeva di eseguire una perquisizione personale e locale a carico del sospettato. L’attività delegata consentiva, quindi, di rinvenire nella disponibilità dell’uomo una carabina e molteplici piombini, dando, pertanto, riscontro all’ipotesi investigativa acquisendo ulteriori elementi di prova a carico del soggetto che veniva indagato per il reato di maltrattamento di animali che punisce con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 5.000 a 30.000 euro la condotta di chi, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche.