Sezioni
13/08/2025 ore 08.15
Cronaca

«Serve una rotatoria per salvare vite sulla Sp 95»: l'appello del Comitato civico di Briatico rilanciato da Alviano (Europa Verde) -Video

Il tratto stradale tra Pizzo e Capo Vaticano, nel quadrivio di Briatico per Punta Safò, rappresenta un grave pericolo per la sicurezza stradale, ed è da anni teatro di numerosi incidenti anche mortali
di Cristina Iannuzzi

Il pericolo corre lungo la ex strada statale n. 522, oggi strada provinciale n. 95 che collega i centri costieri da Pizzo a Capo Vaticano, passando per Briatico, Zambrone e Tropea. A sollevare il problema è Giuseppe Alviano esponente cittadino di Europa Verde e già presidente di circoscrizione che punta l’attenzione sul quadrivio di Briatico per Punta Safò, agli incroci per Cessaniti, Sciconi, Pannaconi e Paradisoni. Tratto di strada che negli anni ha registrato numerosi incidenti stradali, anche mortali come testimonia lo pneumatico di un’auto ormai arrugginito dove è stato sistemato un mazzo di fiori in ricordo della giovane vittima. È lì dal 2002 quando su quel tratto di strada perse la vita un motociclista travolto da una vettura in transito.

«Da allora nulla è cambiato. Due settimane fa – denuncia Alviano – si è verificato l’ennesimo incidente. Per la donna alla guida dell’auto completamente devastata, solo qualche graffio e tanto spavento. «Si stava immettendo sulla provinciale quando un Suv a tutta velocità l’ha travolta», racconta l’esponente dei Verdi. La soluzione proposta dai residenti della zona è una rotatoria. Richiesta che il comitato spontaneo “Pro rotatoria” ha protocollato a febbraio dello scorso anno.

Un centinaio le firme raccolte nell’istanza indirizzata al presidente della Provincia, Corrado L’Andolina, e per conoscenza al prefetto e al questore di Vibo: «Il presidente L’Andolina non ha risposto alla nostra richiesta», dice rammaricato Alviano mentre mostra alle nostre telecamere i punti critici: curve cieche, avvallamenti e assenza di segnaletica orizzontale e verticale. «Ci deve scappare il morto prima di prendere provvedimenti?», si domanda l’attivista che rivolge un nuovo accorato appello alle istituzioni di ogni livello. «In attesa di una rotatoria basterebbe un dissuasore di velocità per evitare altri incidenti», conclude.