Serbatoi a Vibo Marina, c’è ancora tempo (poco) per presentare opposizioni e domande concorrenti: ricalcolato il termine ultimo
L’Autorità di Sistema portuale ha chiarito con un avviso pubblico che i 45 giorni a disposizione per intervenire nella procedura di rinnovo della concessione a Meridionale Petroli decorrono dal 22 agosto. Ecco la nuova deadline
In data 19 luglio 2025 veniva pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.85 l’avviso dell’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno Meridionale e Ionio con il quale veniva dato il termine di 45 giorni, ai soggetti interessati, per presentare domanda di concessione demaniale riguardante l’area di complessivi mq. 26.754,24 situata nella zona ovest del porto di Vibo Marina nell’ambito della procedura finalizzata al rinnovo della concessione demaniale marittima di durata ventennale richiesta dalla Meridionale Petroli s.r.l. allo scopo di mantenere e gestire l’esistente deposito costiero di oli minerali. Ma l’avviso veniva pubblicato sul sito internet dell’ente e nell’albo pretorio dell’AdSP soltanto in data 22 agosto 2025, discrasia temporale che dava origine a non poche perplessità e riserve in quanto dal 19 luglio al 22 agosto erano già decorsi 34 dei 45 giorni a disposizione, comprimendo in tal modo il tempo a disposizione.
Vibo Marina, pubblicato l'avviso per il rinnovo della concessione ventennale a Meridionale Petroli: scatta il conto alla rovescia per opporsi, ma è già tardiAl fine di dirimere dubbi e diradare incertezze sui termini, l’ente di governance portuale ha chiarito, con l’Avviso n. 23489 del 25 settembre 2025, che il “dies a quo” decorrono i termini previsti deve intendersi il 22 agosto 2025, per cui il termine di 45 giorni previsto dal bando per la presentazione di domande concorrenti a quella della Meridionale Petroli srl spira il 5 ottobre 2025.
Interpretazione - viene chiarito dall’AdSP di Gioia Tauro - in linea con la giurisprudenza amministrativa che ha unanimemente statuito che, in caso di discordanza di date, l’efficacia dell’avviso decorre dalla data di pubblicazione nell’Albo pretorio e non dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
In conseguenza della modifica dei termini, gli interessati hanno quindi ancora tempo per presentare osservazioni, opposizioni o domande concorrenti in merito ad una vicenda che viene attentamente seguita dalla politica e dall’opinione pubblica.
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