Scioglimento Comuni, il prefetto di Vibo: «Non lo facciamo per colpire qualcuno ma per tutelare i cittadini»
«È giusto sottolineare che nella realtà esiste già oggi un sistema di garanzie in tema di scioglimento dei Comuni per infiltrazioni mafiose, tema di cui si dibatte molto in questi giorni a proposito di riforma. Le insinuazioni di personalismo sono totalmente infondate, non si mira mai a colpire ma a contemperare gli interessi in gioco ed a monte c’è sempre un’attività di monitoraggio molto intensa condotta d’intesa dalle forze di polizia». È quanto dichiara il prefetto di Vibo Valentia, Paolo Giovanni Grieco, dopo la manifestazione nazionale Contromafiecorruzione promossa dall’associazione Libera a Vibo.
«Quando si scioglie un Comune per infiltrazioni mafiose – ha aggiunto – , l’interesse dello Stato non è quello di colpire questo o quello, ma di contemperare gli interessi collettivi, vale a dire la possibilità per tutti i cittadini di potersi presentare come candidati alle elezioni tutelando quindi allo stesso tempo l’elettorato da pressioni o influenze esterne. Come Prefettura di Vibo – ha dichiarato il prefetto – teniamo molto a questo aspetto e ci stiamo tanto adoperando per individuare i collegamenti della criminalità organizzata con la gestione politica e amministrativa degli enti locali».
Attualmente nel Vibonese sono quattro i Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose e amministrati da commissioni straordinarie: Capistrano, Tropea, Acquaro, Stefanaconi. In precedenza era stato sciolto anche il Comune di Soriano Calabro, che dopo il commissariamento è tornato nel maggio scorso al voto eleggendo una nuova amministrazione. Si attende invece la decisione del ministero dell’Interno e del Consiglio dei ministri sul commissariamento per infiltrazioni mafiose dei Comuni di Mileto e Filadelfia.