Rinascita Scott: rideterminazione della pena per un esponente del clan Lo Bianco
Passa ad una pena di 8 anni, Nazzareno Franzè, 63 anni, di Vibo Valentia, detto “Paposcia”, la cui precedente condanna a 12 anni di reclusione era stata annullata nel maggio scorso con rinvio ad opera della Cassazione nell’ambito del troncone in abbreviato del maxiprocesso Rinascita Scott. La Procura generale di Catanzaro dopo il verdetto della Cassazione aveva provvisoriamente chiesto l’esecuzione della condanna per Franzè. Su opposizione dei difensori – gli avvocati Antonio Barilaro e Walter Franzè – si è quindi passati alla temporanea rideterminazione della pena di 8 anni dopo l’esclusione dell’aggravante del finanziamento illecito delle attività delittuose (comma 6 del 416-bis cp) deciso dalla Cassazione in sede di annullamento senza rinvio sul punto. In primo e secondo grado Nazzareno Franzè – con responsabilità sul punto confermata anche dalla Cassazione – è stato condannato per il reato di associazione mafiosa (con pena scontata di un terzo per via del rito abbreviato). Il nuovo processo di secondo grado per la rideterminazione della pena, dopo l’annullamento con rinvio ad opera della Cassazione, deve ancora essere fissato.
Il personaggio
Nazzareno Franzè è imputato nell’inchiesta Rinascita-Scott per il reato di associazione mafiosa ed in particolare è accusato di far parte del clan Lo Bianco-Barba e del “locale” di ‘ndrangheta di Vibo Valentia. Sul suo conto hanno reso dichiarazioni i collaboratori di giustizia Andrea Mantella e Bartolomeo Arena. Le attività di indagine dei carabinieri del Ros hanno poi appurato la presenza di Nazzareno Franzè ad un pranzo tenuto il 25 gennaio 2018 a casa di Antonio Lo Bianco (cl. ’48, detto “Lorduni”). Un summit di ‘ndrangheta importante – ad avviso degli inquirenti – svoltosi alla presenza dei maggiori esponenti del clan Lo Bianco-Barba e del cosentino Michele Di Puppo. “Nazzareno Franzè, per la carica rivestita, è tra i partecipi alle riunioni dell’agosto 2017 – ha scritto il gip nell’ordinanza di custodia cautelare – per l’organizzazione di quella natalizia finalizzata al conferimento delle doti. Nazzareno Franzè è tra i soggetti apicali che partecipa alla riunione con Vincenzo Barba, Antonio Lo Bianco, Carmelo D’Andrea, Fortunato Ceraso. Riunione che ha sia la finalità di porre fine ad una questione insorta tra Antonio Lo Bianco e Vincenzo Barba, sia di determinare i dettagli della riunione per il conferimento delle cariche”.
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