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23/07/2025 ore 19.28
Cronaca

Rinascita Scott 3: ‘ndrangheta dal Vibonese all’Ungheria, la sentenza del Tribunale di Vibo

Cadono le aggravanti mafiose e viene meno il reato di truffa ai danni di investitori dell’Oman. Non regge il reato associativo nell’operazione contro il clan Bonavota di Sant'Onofrio
di Giuseppe Baglivo

Sentenza del Tribunale collegiale di Vibo Valentia per venti imputati coinvolti nell’operazione antimafia denominata “Rinascita Scott 3-Assocompari” contro il clan Bonavota di Sant’Onofrio. Questo il verdetto dei giudici:

Tutti gli imputati sono stati assolti dal reato associativo (tranne Basilio Caparrotta) e cadono per tutti le aggravanti mafiose la truffa ai danni degli investitori dell’Oman.

L’operazione, scattata nel gennaio 2023, costituiva la prosecuzione dell’indagine Rinascita Scott eseguita il 19 dicembre 2019 dai carabinieri. L’indagine – corroborata da intercettazioni e da diversi collaboratori di giustizia – avrebbe documentato l’appartenenza al clan di Sant’Onofrio di quattro soggetti uno dei quali, per agevolare le attività di riciclaggio in favore della cosca, avrebbe costituito una serie di società di diritto italiano, ungherese e cipriota, fittiziamente intestate a terzi soggetti. Sono state anche ricostruite le dinamiche sottese ad una truffa, consumata nel 2017, ai danni di investitori omaniti che avevano versato la somma di un milione di euro dietro la promessa di ottenere il 30% delle quote di una società cui era riconducibile un compendio immobiliare a Budapest. Tale contestazione non ha però retto al vaglio del Tribunale. Era stato poi eseguito un sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni e società per un valore di circa 3 milioni di euro. 

L’inchiesta – sviluppata in un articolato contesto di cooperazione internazionale di polizia giudiziaria con autorità ungheresi, cipriote, francesi, danesi e britanniche e il coordinamento di Eurojust – si è avvalsa anche della collaborazione dell’Unità di informazione finanziaria (UIF) della Banca d’Italia.
Parti civili nel processo la Presidenza del Consiglio dei ministri, l’Antiracket, la Regione Calabria, la Provincia di Vibo Valentia, il Comune di Vibo Valentia, il Comune di Pizzo ed il Comune di Sant’Onofrio.
Nel collegio difensivo sono presenti gli avvocati: Giosuè Monardo, Sergio Rotundo, Leopoldo Marchese, Vincenzo Gennaro, Tiziana Barillaro, Michelangelo Miceli, Diego Brancia, Nazzareno Latassa, Marcello Scarmato, Marco Rigamonti, Giuseppe Barbuto, Salvatore Pronestì, Bruno Ganino.

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