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08/10/2025 ore 19.10
Cronaca

Ricadi, sala mensa della scuola senza uscita di sicurezza: il sindaco fa buttare giù le finestre per realizzarla ma i problemi non sono finiti

I plessi di Orsigliadi e Santa Domenica rischierebbero la chiusura a causa della mancanza dei montascale per disabili. I genitori da un anno chiedono l’installazione, intanto una classe è stata dislocata in uno spazio angusto propri per sopperire alle difficoltà di accesso

di Annarita Castellani

È bastato un articolo de Il Vibonese per far emergere gravi criticità nella scuola di Ricadi, al punto da costringere l'Amministrazione comunale a intervenire con urgenza. Nei giorni scorsi, infatti, grazie alla denuncia pubblica sollevata dal giornale, il sindaco Nicola Tripodi ha disposto la messa in sicurezza della Sala mensa del plesso scolastico, fino ad allora priva di qualsiasi uscita di emergenza.

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Una situazione che ha destato preoccupazione tra i genitori degli alunni, i quali seguono da tempo con attenzione le vicende del plesso di Orsigliadi. Dopo le proteste, le finestre della sala mensa sono state riconvertite in uscite di emergenza, per garantire la sicurezza degli studenti secondo quanto previsto dalle normative vigenti.

«Un intervento che arriva solo dopo l’esposizione mediatica», ha commentato con tono critico il capogruppo di opposizione Pasquale Mobrici. «La pubblicazione dell’articolo ha chiaramente messo in difficoltà il sindaco Tripodi e la sua Amministrazione, che – a quanto pare – ignoravano totalmente ciò che stava accadendo nel cantiere. Una sala mensa con sole finestre e nessuna via di fuga è un fatto non solo grave, ma in totale contrasto con le norme di sicurezza del nostro Paese».

Ma se la questione delle uscite di emergenza ha visto una rapida (seppur tardiva) soluzione, una nuova e più seria criticità torna ora a minacciare il plesso scolastico di Orsigliadi, insieme a quello di Santa Domenica: il rischio chiusura per l’assenza di montascale adeguati all’accesso di persone con disabilità. A lanciare l’allarme è ancora Mobrici: «Ad oggi, a Orsigliadi è presente un solo montascale, obsoleto e inutilizzabile. L’azienda fornitrice ha già trasmesso alcuni preventivi al Comune, ma nulla si è mosso. Senza un dispositivo a norma, l’accesso al primo piano per gli alunni con disabilità è impossibile. Proprio questa circostanza ha già costretto una classe di scuola media a trasferirsi in una piccola stanza al piano terra, al posto di una sezione della primaria, pur di garantire l’accesso a tutti, in uno spazio non ottimale e aule non adeguate. Inoltre, non è stato tenuto conto che anche l’accesso ai servizi igienici è diventato più difficoltoso. Una sistemazione provvisoria e inadeguata – aggiunge Mobrici – che penalizza l’intero gruppo classe, costretto a fare lezione in spazi non idonei».

I genitori, intanto, si dicono «stanchi di dover ricorrere continuamente a denunce pubbliche per ottenere ciò che dovrebbe essere garantito di diritto. È assurdo – affermano alcuni di loro – che il sindaco dia priorità a rompere tre finestre per realizzare uscite di emergenza, mentre continua a rinviare – da un anno – l’installazione di un montascale che permetterebbe a un alunno di muoversi autonomamente e a una classe intera di studiare in un’aula adeguata. Entrambe le cose sono importanti e vanno fatte in contemporanea».

Il messaggio rivolto all’amministrazione è chiaro: i diritti degli studenti, in particolare quelli con disabilità, non possono dipendere dal clamore mediatico o dalla pressione delle proteste. «I nostri figli meritano rispetto – concludono i genitori – e il diritto allo studio deve essere garantito secondo le norme, senza dover ogni volta lottare anche per le cose più basilari». La vicenda, che si trascina da oltre un anno, resta ancora aperta. E con due plessi scolastici a rischio chiusura, la palla ora è tutta nelle mani del Comune.

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