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19/06/2024 ore 13.27
Cronaca

Processo Imponimento, assolti i fratelli Stillitani: la Procura aveva chiesto 21 anni di reclusione

Il procedimento nasce dall'inchiesta della Dda di Catanzaro contro la cosca Anello-Fruci di Filadelfia. Oggi la pronuncia del Tribunale di Lamezia: 30 anni al boss Tommaso Anello, 24 al fratello Rocco
di Alessia Truzzolillo

Il Tribunale di Lamezia Terme – Angelina Silvestri presidente, Maria Giulia Agosti, Gian Marco Angelini a latere – ha emesso nella tarda mattinata di oggi la sentenza nell’ambito del processo Imponimento, istruito dalla Dda di Catanzaro contro la cosca Anello-Fruci di Filadelfia, il cui potere criminale si estende dalla provincia di Vibo fino al comprensorio di Lamezia Terme. Il procedimento, il cui dibattimento ha preso piede il 24 settembre 2021, vede coinvolte anche le cosche Tripodi di Porto Salvo, Lo Bianco-Barba di Vibo Valentia, Cracolici di Maierato e Bonavota di Sant’Onofrio.
Settantuno, in tutto, gli imputati
, tra appartenenti all’associazione criminale, imprenditori di riferimento, politici, pubblici funzionari ed esponenti delle forze dell’ordine che avrebbero agevolato la consorteria.
Tra questi anche gli imprenditori Francescantonio ed Emanuele Stillitani, considerati dalla Dda di Catanzaro legati da uno stretto rapporto di cointeressenza alla ‘ndrina Anello-Fruci. Per entrambi l’accusa aveva chiesto 21 anni di reclusione. Entrambi sono stati assolti. I giudici hanno invece inflitto 30 anni al boss Tommaso Anello e 24 al fratello Rocco.
La lettura della sentenza trasmessa in diretta su Il Vibonese dall’aula bunker di Lamezia Terme.

Processo Imponimento, condanne e assoluzioni