Multe non solo a Vibo Marina, caos parcheggi anche a Tropea e Parghelia. Turisti delusi: «Degrado e niente servizi, non tornerò»
La notizia delle multe “salate” a Vibo Marina per i tanti turisti di ritorno dalle Isole Eolie che avevano parcheggiato la propria auto ignari del fatto che poi sarebbe scattata l’area pedonale, ha dato il “La” a diversi lettori de Il Vibonese, i quali hanno segnalato situazioni analoghe anche in altre località rinomate come Tropea e Parghelia. Due luoghi che, riguardo la situazione parcheggi, specie a mare, da anni si contendono lo scettro di “reginetta delle multe“. «Fra Parghelia e Tropea – ci segnala una nostra lettrice – i posti auto sono insufficienti e, sebbene molti turisti non siano un modello di senso civico, manca una reale organizzazione e uno spirito di accoglienza. Comprendo che non si sia abituati a un’affluenza così elevata, ma in 46 anni che frequento questi luoghi non ho percepito una mentalità orientata al miglioramento».
«La tendenza predominante sembra ancora quella di “fare cassa“, con multe spesso derivanti da cartelli poco visibili o collocati in punti dove, fino a oggi, si era chiuso un occhio a causa della scarsità di parcheggi e della mancanza di vigili per gestire il flusso dei turisti, tanto desiderati quanto destabilizzanti». Una segnalazione costruttiva che non ha la pretesa di «essere l’ennesima lamentela», ma che invece vuole «sollevare questioni per favorire il confronto (pratica su cui serve allenarsi), soprattutto davanti a chi, seppur ad oggi in minoranza, cerca di far funzionare le cose al meglio. Serve mantenere viva la speranza che il cambiamento sia possibile anche in contesti come quello calabrese».
Da Vibo Marina a Tropea e Parghelia, rimanendo in tema di parcheggi, il passo è breve. Queste due località, anche per la carenza di posti auto, col tempo hanno di fatto perso una grossa fetta di turismo italiano nuovo che alimentava considerevolmente l’indotto economico, ritrovandosi, eccezion fatta per i visitatori “mordi e fuggi” che arrivano spesso in treno e per il bacino di stranieri, ad essere affollata dal cosiddetto “turismo di ritorno” (emigrati al Nord). «Tropea e Parghelia sono luoghi con scorci caratteristici meravigliosi, hanno spiagge incantevoli – ci ha evidenziato un altro visitatore venuto qui per la seconda volta in 15 anni -, ma le cose basilari o non ci sono proprio, o non funzionano come dovrebbero. Quest’anno ho deciso di tornare qui per le ferie di agosto, ci ero stato per la prima volta 15 anni fa sempre automunito, credevo fossero migliorate alcune cose ma il caos è totale. Non penso che ci ritornerò e, se mai dovessi rifarlo, sarà senza macchina. Per quanto riguarda la gestione del traffico a Tropea, un automobilista non percepisce se vi sia un piano per regolare i flussi veicolari».
«Se a questo si aggiunge anche un’altra considerazione credo fondamentale, che penalizza molti luoghi, non solo Tropea, cioè che oramai le auto in circolazione hanno volumi ben diversi da quelle del passato e che le strade esistenti non consentono più il traffico ambo i lati come un tempo, allora ecco spiegati ingorghi e caos. Non è la presenza turistica, più concentrata magari in agosto, il problema sono le infrastrutture: strade oramai strette, parcheggi insufficienti e anche “salati” per chi vorrebbe sostare mezza giornata, buche ovunque, erbacce e canneti in bella vista ad agosto che restringono visibilità e spazio, segnaletica orizzontale scolorita o assente e cartelli stradali oramai sbiaditi. Curare l’immagine e l’accoglienza di un luogo turistico per me significa mettere a posto prima questo e poi pensare agli eventi».
«Magari – ha sottolineato con un po’ di rammarico il turista – chi vive qui è abituato a certe “brutture” e non le nota più, ma lo sguardo del visitatore vaga libero proprio perché vuole vedere e conoscere e, a primo impatto, quel che si scorge è un luogo sporco, trasandato, abbandonato. Il turismo qui si sta perdendo per tanti fattori, tutti modificabili, e il decoro urbano è proprio tra questi».
L’altra nota dolente poi riguarda Parghelia: «Dato che lo spazio fisico per transitare in macchina dentro Tropea è risicato, che lì il costo della sosta per mezza giornata a mare è diventato proibitivo anche per chi non ha famiglia e che i parcheggi sono pura utopia anche per andare fuori a cena, ho provato a spostarmi su Parghelia ma raggiungere la spiaggia de “La Grazia” per me è stato impossibile».
«Proprio nel cuore di agosto il parcheggio è stato chiuso qualche giorno per consentire il rifacimento delle strisce blu e tutte le auto dei bagnati, guarda caso senza neppure una multa, hanno ostruito la strada ambo i lati che conduce al porto e quella che arriva fino a “La Grazia”. Non si è visto un vigile e i parcheggi selvaggi sono esplosi: auto e fuoristrada lasciati sopra i guardrail divelti o piegati oppure oltre di essi, quasi nel dirupo del torrente. La coda infinita di auto da e per Tropea o Parghelia è stato l’unico punto fermo. Ovviamente, ultimate le strisce blu, sono tornate le multe sulla stessa strada. Ma, mi domando, non si potevano rifare le strisce blu in un altro periodo? Agosto è il mese in cui, se ci sono abbastanza turisti, ci si attiva per sistemare qualcosina evidentemente. Ora, dato che le presenze sono aumentate dal giorno dopo di Ferragosto, causa il calo dei prezzi, mi aspetto magari lo sfalcio della tundra a bordo strada. Chissà se le stelle cadenti di San Lorenzo faranno effetto».