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21/08/2025 ore 12.54
Cronaca

Mentre sono alle Eolie scatta l’isola pedonale a Vibo Marina: decine di turisti multati per aver parcheggiato sul lungomare

Rientro amaro per chi era salpato lasciando l’auto in prossimità del molo: «Nessuno ci ha avvertiti che ci saremmo ritrovati in divieto di sosta». Ma sale l'esasperazione degli operatori commerciali: «Abbandonano i loro mezzi davanti ai nostri negozi per giorni, a volte settimane»
di E.D.G.

Ritornano dalle Eolie e trovano l’auto “prigioniera” dell’isola pedonale di Vibo Marina. Rientro amaro per decine di turisti che hanno trovato sul parabrezza una multa salata per aver parcheggiato l’auto sul lungomare prima di salpare alla volta delle isole. È quanto segnalano numerosi lettori de Il Vibonese, dando conto di un episodio che di certo non è isolato.

«Ieri sera ho assistito a una scena che fa venire il voltastomaco – racconta senza giri di parole una lettrice -. Una marea di turisti appena scesi dall’aliscafo si sono tutti ritrovati con le multe! Parlando con uno di questi turisti mi ha detto che la contravvenzione era di 87 euro e che nessuno li aveva avvisati che dove aveva parcheggiato la macchina poi sarebbe scattata l’isola pedonale. E, peggio ancora, mi ha detto che non sappiamo fare turismo, non siamo organizzati, non ci sono strutture e tantomeno parcheggi. Ha detto che non verranno più… i turisti scappano». «Vero – conferma un’altra lettrice – ho assistito anche io allo stupore per le multe prese. Sicuramente non verranno più qui».

«Puglia e Sicilia sono avanti anni luce – incalza un altro lettore -. E noi pensiamo che il turista sia un pollo da spennare, non una persona che gira il mondo e che fa confronti con altre realtà. Il vero successo non è solo far venire turisti, ma riuscire a instillare loro la voglia di ritornare».

Ma ogni medaglia, si sa, ha sempre due facce. E sull’altra c’è la legittima insofferenza degli esercenti commerciali che spesso si ritrovano assediati dalle auto dei turisti in vacanza altrove per giorni, spesso anche intere settimane.

«Capisco i turisti, ma anche gli esercenti commerciali hanno le loro ragioni – sottolinea l’operatore turistico Pasquale La Gamba -. Spesso si ritrovano con le vetrine e gli accessi ostruiti da vetture private. Ci sono stati casi in cui la sosta si è protratta per mesi. È anche una questione di sicurezza, non si può permettere a qualcuno di “abbandonare” la propria auto davanti a un negozio mentre se ne va in vacanza. Ecco perché servirebbero soluzioni strutturali e aree di sosta per decongestionare queste situazioni che possono anche essere fonte di forti tensioni. Il turismo vero si fa così, con servizi e soluzioni ai problemi». Chi vuol capire, capisca.