Maestrale-Carthago: i beni immobili e le società confiscate con la sentenza del processo in abbreviato
Dal deposito delle motivazioni del gup emergono le attività che passano nelle mani dello Stato anche dopo i blitz relativi alle operazioni antimafia Imperium e Olimpo
Ci sono anche una serie di beni immobili e di società di cui il giudice del troncone con rito abbreviato del processo Maestrale-Carthago, Olimpo e Imperium ha ordinato la confisca. Con il deposito delle motivazioni della sentenza nei confronti di 91 imputati, il giudice spiega nel dettaglio anche i beni di cui è stata disposta la confisca, compresi alcuni beni appartenenti a imputati assolti. In particolare la confisca interessa: un fabbricato in corso di costruzione di 100 metri quadri sito a Nicotera Marina, in località Gagliardi, ritenuto nella titolarità di Cupitò Alessio Natale (assolto nel processo a fronte di una richiesta di condanna a 2 anni e 6 mesi), di fatto riconducibile a Domenico Cupitò (anche lui assolto, a fronte di una richiesta di condanna a 10 anni); un terzo del diritto di proprietà del fabbricato, in corso di costruzione, di 100 metri quadri a Nicotera Marina nella titolarità di Cupitò Francesco (assolto, chiesti per lui 2 anni e 6 mesi), di fatto ritenuto riconducibile a Cupitò Domenico; un terzo del diritto di proprietà del fabbricato di cento metri quadri sito a Nicotera Marina e ritenuto nella titolarità di Cupitò Simone (assolto), di fatto riconducibile a Cupitò Domenico; il 100% del capitale sociale e relativo compendio dei beni aziendali della Afs Investment srl esercente minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari con sede legale a Nicotera su Corso Umberto ed unità locali a Nicotera sotto l’insegna “Issimo Sisa”, e a Joppolo lungo la strada provinciale avente capitale sociale di 19.500,00 euro e relativo compendio aziendale costituito da un autoveicolo.
‘Ndrangheta: depositate le motivazioni della sentenza in abbreviato per le operazioni Maestrale, Olimpo e ImperiumConfisca anche per un’autovettura Fiat Punto, un autocarro Ford, un autocarro Mercedes, un conto corrente postale con un saldo, comunicato alla data del sequestro, di 10.867,15 euro, un conto corrente acceso presso la Bper con saldo alla data del sequestro di euro 16.971,36 euro, diversi buoni postali fruttiferi aperti nel 2017 a Limbadi con un saldo di diecimila euro. Disposta la confisca anche per: la ditta individuale di Takacsova Klaudia, esercente la gestione di stabilimenti balneari marittimi con sede sul lungomare di Nicotera, di fatto riconducibile a Francesco Mancuso (alias “Bandera”, condannato a 16 anni); la ditta individuale Buccafusca Isidoro, esercente attività di bar e altri esercizi simili con sede sul lungomare di Nicotera, di fatto riconducibile a Francesco Mancuso, detto “Bandera”; il lido balneare “Il Delfino di Dimasi Giuseppe”, con sede sul lungomare di Nicotera Marina, di fatto riferibile a Francesco Mancuso; la ditta individuale Peluso Lucia, esercente attività di ristorazione con preparazione di cibi da asporto con sede legale a Milano e relativi conti correnti; il 100% del capitale sociale e relativo compendio dei beni aziendali della società Ittipesca srl con sede legale a Milano avente quale oggetto sociale l’attività di commercio all’ingrosso ed al dettaglio di prodotti alimentari, compresi i prodotti ittici, freschi e surgelati, oltre al relativo compendio dei beni aziendali costituito da quattro furgoni, un’autovettura, un conto corrente. Confiscata poi la ditta individuale “Fiorin Fiorello” di Di Capua Elisabetta (condannata a 2 anni), esercente commercio al dettaglio di fiori e piante con sede legale a Milano. Confisca infine per il 100% del capitale sociale, e relativo compendio dei beni aziendali, della Elsa Group srls esercente attività di commercio al dettaglio di prodotti alimentari in esercizi specializzati, con sede legale a Marcellinara.