L'estate a due facce di Ricadi: boom di turisti ma anche guai giudiziari per gli amministratori e tante criticità sul territorio
Agosto volge al termine e il Comune di Ricadi ha recentemente approvato una direttiva all’Ufficio tecnico per la sistemazione di tre strade che versano in pessime condizioni. «L’Amministrazione comunale – si legge nella delibera di giunta in questione – sta perseguendo un programma di riqualificazione e rilancio dell’assetto urbano finalizzato a risolvere problemi funzionali e di viabilità stradale», pertanto, «accertata la necessità di procedere, nel minor tempo possibile, a vari interventi che possono essere attuati celermente», gli interventi che verranno posti in essere riguardano le strade di accesso alla Guardia medica a Ricadi; contrada Citrola a Ciaramiti, zona di residence e B&B e via Calvario nel tratto finale, zona falegnameria.
E sulla vicenda in parte segnalata di recente torna anche a farsi sentire il gruppo “Uniti per Ricadi“, dai banchi dell’opposizione che, per conto del capogruppo Pasquale Mobrici, evidenzia: «La delibera conferma che l’opposizione, anche senza potere di amministrare, ha l’autorevolezza di indicare le priorità. Intanto, emerge sullo sfondo il grave conflitto d’interessi del sindaco indagato nei confronti del Comune. Tripodi ha infatti nominato legittimamente un suo difensore – in riferimento al buco da 5 milioni nel bilancio e agli 11 avvisi di garanzia emessi a inizio agosto a conclusione delle indagini svolte dalla Guardia di finanza -. Ma chi tutela il Comune come persona offesa e danneggiata? In questa fase delicatissima della conclusione indagini – ha precisato ancora Mobrici – purtroppo nessuno. Né è immaginabile che il sindaco e la giunta nominino un avvocato a tutela dell’Ente contro loro stessi».
Proprio la minoranza, dopo Ferragosto e dopo la lunga battaglia per uscire dalla carenza idrica che ha attanagliato il territorio e che non è affatto risolta, è tornata a denunciare pubblicamente lo stato di degrado e abbandono in cui versa il territorio comunale di Ricadi, fra «buche che compromettono la sicurezza stradale; erbacce che invadono per buona parte il ciglio delle strade e deturpano l’estetica di marciapiedi, scalinate e piazze; spazzatura non rimossa in vari punti cruciali del territorio, specie a ridosso di accessi in spiaggia e luoghi pubblici; sacchetti della nettezza urbana non presenti in quelli che dovrebbero essere cestini dei rifiuti». Per l’opposizione «il territorio è in ginocchio da anni e la montagna dell’Amministrazione Tripodi pensa a partorire topolini». Sul piatto, infatti, resta lo scandalo degli accessi alle spiagge dove «quasi quotidianamente qualcuno scivola rovinosamente e si fa male e vengono mobilitati i soccorsi».
In rete anche quest’anno il tam-tam di segnalazioni di pericolo ha riguardato il canalone privo di parapetto che sfocia sulla spiaggia di Santa Maria, località Petrario. Non solo sui social, ma anche fra le recensioni di strutture ricettive, sono diversi i turisti che hanno postato commenti negativi e foto riguardanti l’area. Tra bambini che cadono perché finiscono con i piedi incastrati nelle crepe dell’accesso in spiaggia, persone che scivolano per la presenza eccessiva di sabbia non spazzata e recinzione assente a Santa Maria che, specie se al buio, rischia di far cadere nel canalone chiunque passi (e finora i bambini e gli anziani fermati in tempo sono stati molti), le segnalazioni riguardo l’accesso spiaggia di Petrario sono copiose e tutte vertono sulla stessa richiesta: «Va transennato o messa una balaustra», ma l’Amministrazione continua a fare spallucce.
«Accesso a mare un tempo attrezzato per i disabili, oggi inaccessibile a tutti a causa abbandono e presenza detriti in cemento – ha puntualizzato il capogruppo dell’opposizione Mobrici -, ma questa tristissima realtà non è un fatto eccezionale ma riguarda tutti gli altri accessi spiaggia di Ricadi, pericolosissimi e abbandonati: «Formicoli, Grotticelle, Torre Ruffa eccetera. E pensare che ancora per tutto il mese di ottobre le nostre strutture turistiche hanno tantissimi ospiti e le spiagge saranno piene», ha rimarcato Mobrici evidenziando ancora una volta l’urgenza di interventi corposi di messa in sicurezza, «anziché i soliti quattro pali da carpenteria tutti scheggiati, con chiodi evidenti, che fanno ridere i polli». E sempre in tema di territorio abbandonato l’opposizione torna a rimarcare la «presenza copiosa di fogna in spiaggia», come nuovamente accaduto il 27 agosto per via della rottura di una tubazione che ha portato i liquami a riversarsi in mare in località Tono. Oltre a questo fatto, al quale è seguito un monitoraggio da parte del Comune, anche nella frazione di Brivadi, in località Petturiammenduli, dai tombini qualche giorno fa dei cittadini segnalavano fuoriuscita di liquami e cattivo odore. Insomma, anche questa per Ricadi appare come una stagione da dimenticare, per alcuni. Da non ripetersi mai più, per altri.