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20/05/2019 ore 17.02
Cronaca

L’alloggio popolare è in vendita, dopo lo sfratto per Moudik arriva la beffa - Video

All’uomo e alla sua famiglia l’Aterp ha assegnato una casa ma una serie di complicazioni ne ritardano l’effettiva entrata in possesso
di Cristina Iannuzzi

Bisognerà ricominciare tutto daccapo. L’alloggio che il Comune di Vibo e l’Aterp avevano destinato alla famiglia di Salah Moudik, con tanto di documentazione e descrizione dell’immobile, non è più disponibile. Sul balcone dell’appartamento situato al primo  piano di un edificio vecchio e malandato, campeggia la scritta “vendesi”. Ma al di là del cartello, ad ostacolare la consegna dell’immobile è l’esistenza di un’utenza dell’energia elettrica che non corrisponde al legittimo assegnatario ma ad un’altra persona, la stessa che di fatto possiede le chiavi. Chi sia e che diritti abbia acquisito questa persona, non è dato saperlo. Gli accertamenti chiariranno il tutto, si spera, ma nel frattempo Moudik è di nuovo senza casa, e a fine mese rischia di rimanere in mezzo a una strada insieme alla moglie e ai suoi 5 figli, due dei quali, due graziose gemelle, disabili.

Lo ricordate Modik con la sua famiglia? Un lavoro da stagionale, origini marocchine, vive da 40 anni a Vibo e ha la cittadinanza italiana come tutta la sua famiglia. Non ha una casa, sebbene da anni è il primo in graduatoria per l’assegnazione di un alloggio popolare. Lo sfratto dalla sua precedente abitazione è stato prorogato fino a maggio. Comune e Aterp gli avevano promesso una casa. Un addetto del Comune gliel’aveva addirittura mostrata da fuori… quattro camere, un bagno e una cucina…

Proviamo a contattare l’addetto del Comune che ci rimbalza all’Aterp. Decidiamo quindi di recarci in via Macchiavelli dove ha sede l’azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica. Il responsabile, Luciano De Pascali, è in ufficio, ma non vuole riceverci. Lo contattiamo telefonicamente, non risponde alle nostre domande, ma ci rimpalla all’addetto stampa dell’Aterp di Catanzaro. Avremmo voluto domandargli perché una casa che risulta a tutti gli effetti intestata all’Aterp sia stata messa in vendita. O forse è stato mostrato a Moudik l’appartamento sbagliato? Nello stesso stabile di via Parisi – conferma una vicina di casa – è libero da un annetto un appartamento al piano terra. Ma è fatiscente ed ha solo una camera, un bagno e la cucina. L’appartamento che indica Moudik – chiarisce un’inquilina bene informata – è stato riscattato, dunque non è più nella disponibilità dell’Aterp.

C’è qualcosa che non va in questa storia… Qualcuno ha pasticciato? Dove andranno Moudik e la sua famiglia a fine mese quando diventerà esecutivo lo sfratto? L’avvocato Giuseppe Calzone, che segue sin dall’inizio la vicenda,  si rivolge alle autorità competenti, Comune, Aterp e Prefettura, affinché chiariscano l’intera vicenda e diano le attese risposte a una famiglia che non può essere lasciata sola.

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