Il Tar riammette Mongiana, Francavilla e Monterosso al bando per la riqualificazione dei piccoli comuni
Illegittima la loro esclusione da parte del Dipartimento Casa. Annullati gli atti e condannata la presidenza del Consiglio
Annullato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri -Dipartimento Casa Italia - nella parte in cui ha escluso dalla graduatoria la domanda di finanziamento presentata dai Comuni di Mongiana, Francavilla Angitola e Monterosso Calabro con conseguente obbligo per l’amministrazione di riesaminare la relativa istanza nell’ambito del “Bando pubblico per il finanziamento dei progetti Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni”. E’ quanto deciso dal Tar del Lazio in accoglimento di un ricorso proposto dai tre Comuni del Vibonese, che erano stati esclusi dalla graduatoria degli enti ammessi al finanziamento. I tre Comuni in provincia di Vibo Valentia avevano presentato un progetto di riqualificazione, recupero e conservazione urbana, con acquisizione di immobili in stato di degrado, per quanto riguarda le Ferriere Borboniche di Mongiana, il centro storico di Francavilla Angitola (via Roma) e il palazzo F. Basile e l’omonima via a Monterosso Calabro. I tre progetti erano stati però esclusi dalla graduatoria dei finanziamenti per via di alcune lamentate difformità da parte del Dipartimento Casa Italia. Da qui il ricorso al Tar del Lazio, con i giudici amministrativi che hanno deciso di accoglierlo poiché “né la lex specialis, né gli atti dalla stessa richiamati stabiliscono quale presupposto per l’ammissione la disponibilità in capo agli enti richiedenti delle aree oggetto dell’intervento”. Per il Tar del Lazio, i tre Comuni del Vibonese hanno “correttamente fatto osservare che la disponibilità dei beni in capo agli enti, al momento della presentazione della domanda, non rientra nei contenuti previsti, a pena di ammissibilità, della domanda”. I giudici amministrativi sono quindi dell’avviso che nella vicenda in esame il Dipartimento Casa della Presidenza del Consiglio, a fronte dell’errore di qualificazione compiuto dai ricorrenti (Comuni di Mongiana, Monterosso e Francavilla, difesi dall’avvocato Giuseppe Scruglia), avrebbe dovuto attivare “il soccorso istruttorio, in quanto la domanda inoltrata risultava per il resto presentata in modo completo”. Il Tar ha quindi accolto il ricorso con conseguente obbligo che le istanze dei tre Comuni del Vibonese vengano riesaminate. La Presidenza del Consiglio dei Ministri (parte resistente con l’assistenza dell’Avvocatura generale dello Stato) è stata altresì condannata a rifondere in favore di ciascuna parte ricorrente (Comuni di Mongiana, Monterosso e Francavilla Angitola) le spese di lite liquidate nella misura di mille euro ciascuna per ciascun Comune.