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06/02/2025 ore 20.26
Cronaca

Il prefetto Colosimo in visita istituzionale al Comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia

Al centro dell'incontro le strategie di contrasto alle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici e la manutenzione dei 32 presidi occupati dall'Arma
di Redazione

«Questa mattina il prefetto Anna Aurora Colosimo, si è recata nella sede del Comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia dove ha incontrato il personale in servizio. Ad accoglierla – si legge nella nota stampa diramata dalla prefettura -, il comandante provinciale colonnello Luca Toti insieme a una rappresentanza composta dai militari della sede, delle Compagnie di Tropea e Serra San Bruno, nonché dagli uomini in forza ai Reparti speciali insistenti sul capoluogo». L’incontro, dopo i saluti di rito, è entrato subito nel vivo con la «proiezione di un briefing in cui il colonnello Toti ha presentato il Comando provinciale, evidenziando ciò che ne caratterizza l’articolazione e il funzionamento, con particolare attenzione alle sinergie con i Reparti speciali».

Successivamente, è stato «fatto un punto sulla situazione dell’ordine e della sicurezza della provincia, sui fenomeni di maggiore interesse e sulle strategie per il loro contrasto, con un focus particolare su quelle finalizzate a prevenire le infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici. In ultimo, sono stati analizzati alcuni aspetti relativi ai 32 presidi occupati dall’Arma nella provincia, per la cui manutenzione e miglioramento la Prefettura gioca un ruolo fondamentale. Al riguardo – si legge ancora nel comunicato -, si è convenuto sull’importanza simbolica dell’assegnazione alle Forze di polizia dei beni confiscati alle mafie».

L’incontro si è poi concluso con l’intervento del prefetto, la quale, «nel congratularsi con i rappresentanti intervenuti per i risultati conseguiti, ha rinnovato la vicinanza e il sostegno della Prefettura alle donne e agli uomini dell’Arma in servizio nel Vibonese, auspicando il massimo impegno affinché si rinsaldi la fiducia della comunità verso le istituzioni».