Sezioni
25/11/2025 ore 10.50
Cronaca

Francica, arbitro di 17 anni preso a schiaffi in campo durante la partita con Girifalco: il VIDEO

Gravissimo episodio durante l’incontro di calcio di Seconda categoria. Il giovanissimo direttore di gara di Locri aggredito con inaudita violenza da un giocatore vibonese. L’Associazione arbitri: «Inaccettabile, serve sicurezza per i nostri tesserati»

di Redazione

La domenica calcistica nel Vibonese si è trasformata in un incubo per un giovane arbitro di appena 17 anni, tesserato per la sezione arbitrale di Locri. Il ragazzo, impegnato a dirigere la partita di Seconda Categoria tra Francica e Girifalco, è stato aggredito e ha dovuto ricorrere alle cure mediche per escoriazioni e traumi lievi, almeno per quanto riguarda i danni fisici. Ma l’impatto psicologico è stato ben più grave vista la violenza dell’aggressione.

Secondo una prima ricostruzione, l’aggressione è iniziata con il lancio di una bottiglietta d’acqua verso il direttore di gara e si è poi aggravata con due schiaffi violenti che lo hanno fatto cadere a terra. Un video diffuso sui gruppi WhatsApp locali mostra la scena mentre il giovane arbitro viene colpito e alcune persone presenti ridono, segnalando un grave degrado culturale che va oltre il singolo episodio.

A denunciare l’accaduto è stata l’Associazione Italiana Arbitri, Sezione di Locri. Il presidente Anselmo Scaramuzzino ha scritto alle autorità civili e sportive richiamando l’urgenza di garantire la sicurezza dei giovani arbitri. Dalla ricostruzione emerge che il direttore di gara è stato scaraventato a terra dal calciatore numero 11 del Francica, riportando escoriazioni alla mano e la rottura dell’orologio. A testimoniare la scena erano presenti, oltre a Scaramuzzino, l’osservatore arbitrale Pelle Domenico. Due carabinieri, impegnati in un altro intervento nelle vicinanze, non sono potuti intervenire immediatamente.

«Si tratta di un episodio di violenza inaccettabile», ha dichiarato Scaramuzzino nella nota ufficiale. «È il terzo caso che coinvolge arbitri della nostra sezione solo quest’anno. Il gesto del calciatore rappresenta non solo una violazione dei principi dello sport, ma un attacco diretto alla dignità e alla sicurezza di chi lavora con passione sui nostri campi».

L’Aia chiede misure concrete per prevenire simili episodi, coinvolgendo il Prefetto di Vibo Valentia, il Comando Provinciale dei Carabinieri, la Lnd Calabria, la Delegazione Lnd Vibo Valentia e tutti i presidenti delle sezioni AIA calabresi. Scaramuzzino ribadisce l’urgenza di proteggere arbitri, calciatori e tutti i tesserati Figc, sollecitando anche la punizione del calciatore responsabile e di chi alimenta comportamenti aggressivi.