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28/11/2025 ore 15.33
Cronaca

Firmato a Vibo il protocollo antimafia per il turismo: «Per le nuove attività controlli a tappeto e non più a campione»

VIDEO | L’intesa siglata in Prefettura con la Camera di Commercio, Confindustria e i Comuni di Tropea, Pizzo e Joppolo prevede un’intensificazione del monitoraggio amministrativo per impedire alla ‘ndrangheta di infiltrarsi nel tessuto economico sano

di Cristina Iannuzzi

È stato firmato questa mattina in Prefettura il nuovo Protocollo di legalità per il settore turistico, alberghiero e della ristorazione, un documento che punta a rafforzare i controlli antimafia lungo la costa degli Dei e nelle principali località del Vibonese. A sottoscriverlo, per primi, i Comuni di Pizzo, Tropea e Joppolo, la Camera di Commercio e Confindustria Vibo, alla presenza delle varie forze dell’ordine.

«L’iniziativa - ha spiegato il prefetto Anna Aurora Colosimo - nasce da una sollecitazione del Ministero dell’Interno e assume un significato decisivo in un territorio dove il turismo rappresenta uno dei settori di eccellenza ma anche, proprio per questo, più esposti alle infiltrazioni della criminalità organizzata».
Uno dei punti del protocollo riguarda le verifiche antimafia sulle Scia, cioè le comunicazioni di inizio attività. «La legge prevede controlli a campione, ma con questo protocollo - ha proseguito il prefetto - i Comuni si impegnano a svolgerli per ogni nuova impresa. È un passo fondamentale, perché ci permette di ampliare lo spettro delle verifiche e garantire una tutela reale della legalità e della trasparenza del sistema».

Quella di Vibo è la provincia con il maggior numero di posti letto turistici in Calabria e inevitabilmente questo settore risulta particolarmente esposto agli appetiti della ’ndrangheta.

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«Saremmo ipocriti se non lo dicessimo - ha rimarcato il prefetto -. Dove c’è un giro d’affari e la possibilità di lucrare, anche illecitamente, la criminalità organizzata tenta di inserirsi. Per questo il settore turistico è sensibile e va sempre monitorato. La Costa degli Dei è un patrimonio straordinario: non dobbiamo solo ammirarne i panorami e i tramonti, ma tutelarne l’eccellenza».

Il prefetto ha poi annunciato anche un altro fronte di lavoro: «Nell’ambito dell’attività di prevenzione antimafia, cui questa Prefettura dedica molta attenzione, abbiamo proposto al Ministero un’idea di ampliamento della base dei controlli. Le soglie comunitarie per le verifiche sono molto alte, mentre i lavori pubblici nei nostri Comuni riguardano cifre più basse. Stiamo quindi chiedendo un abbassamento delle soglie per estendere le verifiche antimafia. A breve presenteremo la proposta ai Comuni e ne discuteremo insieme».