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09/06/2022 ore 14.46
Cronaca

Droga fra Mileto e Lamezia, Cassazione annulla con rinvio

La Suprema Corte accoglie un ricorso della difesa e rimanda gli atti al Riesame per una nuova decisione
di Redazione

La Cassazione ha annullato con rinvio la misura cautelare dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di firma disposta dal gip distrettuale nei confronti di Vincenzo Taccone, 63 anni, di Mileto, ma residente a Ionadi, in accoglimento di un ricorso presentato dall’avvocato Michelangelo Miceli sia sulla gravità indiziaria che sulle esigenze cautelari.

Vincenzo Taccone è accusato di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico e di tre ipotesi di cessione di cocaina ai fini di spaccio. In particolare avrebbe ceduto 12 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina di due diverse qualità, destinata al successivo spaccio al dettaglio. Il reato sarebbe stato commesso a Mileto e Lamezia Terme il 23 ottobre 2018. Nei confronti di Enzo Taccone il gip aveva applicato la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, con divieto di spostarsi dalla propria dimora dalle ore 19:30 alle ore 7:00, e obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Avverso tale misura è quindi intervenuta ora la decisione della Cassazione che ha annullato con rinvio. Il pm della Dda di Catanzaro ha invece appellato al Tribunale del Riesame la decisione del gip distrettuale di non applicare il carcere quale misura cautelare. La discussione dinanzi al Tdl è fissata in questo caso per il 5 luglio prossimo. Il 17 settembre scorso, nell’ambito di un’operazione antidroga della Dda di Catanzaro contro il narcotraffico gestiti dai lametini, oltre a Vincenzo Taccone sono rimasti coinvolti anche altri due vibonesi: Francesco Betrò, 38 anni, nativo di Vibo ma domiciliato in Svizzera; Domenico Cracolici, 51 anni, di Maierato, residente a Cortale.

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