Dissesto idrogeologico a Zungri, pronto il progetto da 600mila euro per la messa in sicurezza delle strade a rischio frana
Il Comune di Zungri ha approvato una delibera per partecipare a un bando che finanzia interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico. L’Ente intende infatti presentare al ministero degli Interni una richiesta di contributo, fino all’importo massimo di 1 milione di euro per il progetto denominato “Messa in sicurezza strade comunali e intercomunale denominate Loc. Petrosi, Provazzi e Nucarella e aree contigue dell’abitato di Zungri (VV) gravata da dissesti idrogeologici diffusi“. Il territorio di Zungri, infatti, è soggetto a diffusi fenomeni di dissesto idrogeologico che richiedono interventi di messa in sicurezza. Il bando in questione fa riferimento alla Legge n. 145 del 30 dicembre 2018 che prevede finanziamenti destinati ai Comuni per opere di messa in sicurezza di edifici e del territorio. Il progetto redatto dall’Ente, prevede un quadro economico dettagliato con un importo totale dei lavori, inclusi gli oneri per la sicurezza, di 600.857,65 euro.
Il dissesto idrogeologico che avanza da anni
Oltre alle località Petrosi e Nucarella, la fragilità del territorio si manifesta da anni anche in località Provazzi dove una vecchia strada comunale, oramai franata del tutto, ha impedito l’accesso all’ex depuratore comunale. Quell’area è infatti divenuta vulnerabile dal 2015 a causa di una frana importante che, a seguito degli eventi meteorologici avversi del 12 novembre, ha portato il fronte franoso ad avanzare in modo significativo mettendo così a rischio la struttura del depuratore comunale ora non più in funzione. Il Comune all’epoca dispose la chiusura totale della strada di sua competenza che conduceva all’impianto al fine di tutelare la sicurezza pubblica. Da allora la situazione non ha fatto che degenerare fino al 2023, data dell’ultimo sopralluogo nell’area soggetta a smottamento costante.
Due anni fa, infatti, l’ex sindaco Franco Galati unitamente alla Polizia municipale effettuò una ricognizione della zona. Emerse subito il rischio di crollo dell’ex depuratore e dell’area di diretta pertinenza della struttura. Ora però, dopo anche un tavolo tecnico in Prefettura sempre nel 2023 con l’ex Consorzio di bonifica, l’area a ridosso del torrente “Murria” necessita di un serio intervento di messa in sicurezza. Lo scorso anno, proprio in tal senso, l’Ente è stato beneficiario di un finanziamento regionale di 450mila euro per riattivare il vecchio depuratore compromesso dalla frana e costruirne anche uno nuovo.