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04/11/2019 ore 14.09
Cronaca

Armi e munizioni a Limbadi, scarcerato Rocco Ascone

Il giovane è figlio di Salvatore Ascone, indagato per l’omicidio e la scomparsa di Maria Chindamo
di Redazione

Convalidato dal gip del Tribunale di Vibo Valentia, Tiziana Macrì, l’arresto di Rocco Ascone, 19 anni, di Limbadi, arrestato venerdì per la detenzione clandestina di armi e proiettili. All’esito dell’udienza il difensore di Rocco Ascone, l’avvocato Francesco Sabatino, ha chiesto al gip il rigetto della misura cautelare alla luce della produzione di alcuni documenti e di una consulenza di parte. Il giudice, quindi, ha disposto per Rocco Ascone la misura cautelare dell’obbligo di firma alla locale Stazione carabinieri. Nel corso di una perquisizione, i carabinieri hanno trovato e sequestrato una pistola Beretta calibro 9, due paia di manette con quattro chiavi, un serbatoio e una fondina e ben 607 proiettili di vario calibro, alcuni dei quali contenuti in cinque aste per ricarica compatibili con i fucili d’assalto Ak 47, i micidiali kalashnikov. Rocco Ascone è figlio di Salvatore Ascone, 53 anni, di Limbadi, pluripregiudicato ritenuto vicino al clan Mancuso e scarcerato il 2 agosto scorso dal Riesame di Catanzaro, dopo essere stato arrestato con l’accusa di concorso nell’omicidio di Maria Chindamo, la giovane imprenditrice di Laureana di Borrello scomparsa il 6 maggio 2016 a Limbadi in località Montalto dinanzi al cancello della sua tenuta agricola.