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25/11/2025 ore 17.38
Cronaca

Aggredito arbitro 17enne a Francica: l’Aia esprime «profondo sconcerto» e promette tolleranza zero

L’Associazione Italiana Arbitri, con il presidente Antonio Zappi e il Comitato Nazionale, condanna con fermezza la violenza subita dal giovane direttore di gara durante Francica–U.S. Girifalco e annuncia azioni nelle sedi federali e giudiziarie

di Redazione Cronaca

Profondo sconcerto e una ferma indignazione da parte del presidente dell'Aia, Antonio Zappi e del comitato nazionale in merito a episodi di violenza del tutto inaccettabili, il più grave dei quali avvenuto domenica scorsa durante la gara di seconda categoria tra Francica e U.S. Girifalco, disputata a Francica, in provincia di Vibo Valentia.

Un giovane arbitro calabrese di soli diciassette anni, al quale il presidente Zappi e il comitato nazionale rivolgono la piena solidarietà e l'abbraccio dei 33.000 arbitri italiani, è stato colpito con violenza più volte al volto da un calciatore. Tale episodio si aggiunge a diversi altri verificatisi negli ultimi fine settimana in varie regioni italiane, segnali preoccupanti di un clima che non può e non deve essere tollerato.

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Il responsabile dell'aggressione, ripreso anche da immagini televisive, sarà perseguito dall'Associazione in tutte le sedi competenti, federali e non.

Si auspica – sottolinea l'Aia – non solo una risposta sanzionatoria adeguata da parte dell'ordinamento sportivo, ma anche se ne ricorrono i presupposti l'applicazione dell'articolo 583-quater del codice penale, modificato dal Governo per reprimere ed arginare episodi come questo. L'Aia provvederà a inoltrare segnalazione alla commissione federale responsabile delle politiche di safeguarding, in considerazione della minore età dell'arbitro aggredito, elemento che rende l'accaduto ancora «più grave e inaccettabile».

«Ribadiamo – si legge in una nota – con forza che l'Aia porterà avanti senza sosta la propria battaglia contro ogni forma di violenza sui campi da calcio. Non ci faremo intimidire da chi, con comportamenti irresponsabili e vigliacchi, tenta di rovinare un patrimonio sportivo e sociale che appartiene a tutti. Il calcio è e deve rimanere un luogo di rispetto, educazione e sana competizione. L'Associazione continuerà a lavorare con determinazione per tutelare i propri associati e difendere i valori che fondano questo sport».