A Vibo commercianti prigionieri dei cantieri, a rischio anche il secondo Natale: «È un disastro, siamo allo stremo»
I lavori vanno a rilento. L’assessore Monteleone: «Non finiranno per dicembre». Un colpo mortale per le attività economiche: saracinesche abbassate, vetrine vuote e clienti spariti. La farmacia di via Luigi Razza fa causa al Comune: «Vendite crollate del 40%»
«Non ce la facciamo più». È il grido che da mesi risuona tra i commercianti di via Luigi Razza, una delle strade storiche del centro cittadino, oggi trasformata in un cantiere infinito. I lavori di restyling, finanziati con i soldi del Pnrr con l’obiettivo di riqualificare l’area, dovevano durare poche settimane. Ma a quasi un anno dall’apertura del cantiere, il cronoprogramma è completamente saltato.
Gli esercenti, esasperati, denunciano la totale assenza dell’Amministrazione comunale. «È più di venti giorni che non vediamo un operaio – racconta una commerciante –. La ruspa è parcheggiata qui, ma la mattina la prendono per andare altrove e la sera la riportano. La via è chiusa, nessuno passa più. Un collega ha dovuto chiudere il negozio di articoli sacri, altri stanno per seguirlo».
La via, delimitata dalle recinzioni del cantiere, è oggi un deserto. Sulle vetrine campeggiano cartelli con la scritta “vendesi” o “affittasi”. «Dal 4 agosto siamo in queste condizioni – dice un altro esercente –. Abbiamo bussato più volte in Comune, ma nessuno ci risponde. L’amministrazione se ne lava le mani, mentre noi affondiamo».
A gettare benzina sul fuoco sono state le parole dell’assessore ai Lavori pubblici Salvatore Monteleone, che in una recente intervista ha ammesso che i lavori «non termineranno per Natale». Una dichiarazione che ha fatto piombare nello sconforto i commercianti, già allo stremo. «Ci ritroveremo a festeggiare un altro Natale con vista cantiere – ironizza amaramente una titolare –. Metteremo noi qualche lucina e un piccolo albero: sarà il nostro modo per resistere».
Nel frattempo, Riccardo Montoro, titolare di una farmacia sulla via, ha deciso di passare alle vie legali: «Ho già inviato una diffida – spiega –. I danni sono enormi, con un calo di clientela del 30-40%. Ho sei collaboratori a stipendio e le spese non si fermano. È inaccettabile che un cantiere di 70 metri sia fermo da mesi».
I commercianti sono pronti a una nuova protesta sotto Palazzo Luigi Razza. «Chiederemo risposte – annunciano –. Non possiamo passare un altro inverno così. Vogliamo solo lavorare».