A 6 mesi dalla tragedia la comunità di Filandari si stringe nel ricordo di Martina Piserà e del suo bimbo mai nato
VIDEO | Il parco dedicato alla giovane madre e al figlio che portava in grembo è stato illuminato e sulla pietra commemorativa sono state incise le loro iniziali e la frase: «Un solo amore, due angeli tra le braccia di Dio»
A quasi sei mesi dalla tragedia che ha sconvolto le comunità di Filandari e Pizzo, nel Vibonese, il dolore si trasforma in memoria viva. Il parco dedicato a Martina Piserà e al suo bimbo mai nato, Marino, è stato illuminato e arricchito da un segno tangibile di ricordo: una pietra commemorativa con incise le iniziali “M M” e la frase «Un solo amore, due angeli tra le braccia di Dio».
A darne notizia è il marito della giovane donna, Alberto La Scala, che in questi mesi ha tenuto viva la memoria di Martina e del figlio. Le luci attorno al parchetto — donate dalla famiglia — rappresentano un gesto simbolico, ma profondamente sentito, per onorare due vite spezzate troppo presto.
Una comunità unita nel ricordo
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La tragedia risale alla scorsa primavera, quando Martina, 32 anni, al settimo mese di gravidanza, si recò al reparto di Ginecologia e Ostetricia dello Jazzolino di Vibo Valentia. Poche ore dopo aver appreso che il cuore del suo bambino non batteva più, la donna morì improvvisamente.
Sulla vicenda la Procura di Vibo Valentia, guidata da Camillo Falvo, ha aperto un fascicolo d’indagine, al momento a carico di ignoti, e disposto l’autopsia, i cui esiti sono attesi nelle prossime settimane. I risultati non sono ancora stati resi noti.
Due alberelli di ulivo in memoria di Martina e Marino
Il 7 luglio scorso, Filandari ha reso omaggio a Martina e al suo bambino con una cerimonia commemorativa durante la quale sono stati piantati due alberelli di ulivo. Un gesto simbolico che rappresenta speranza e continuità della vita, in un luogo che ora porta il loro nome e la loro memoria, un segno tangibile per le comunità colpite dal dolore.
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