Sezioni
25/08/2025 ore 23.35
Ambiente

Quel “brodo verde” non fa male, Arpacal diffonde i risultati sulla fioritura algale nel mare di Pizzo

L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente conferma: «Fenomeno naturale, nessun rischio per la salute umana in località Colamaio»
di Redazione

L’ArpaCal ha reso noti i risultati del campionamento straordinario condotto il 17 agosto presso la località Colamaio di Pizzo. Le analisi, che sono iniziate lo stesso giorno del campionamento e sono terminate il 25 agosto, sono state eseguite dal laboratorio bionaturalistico e tossicologico del Dipartimento provinciale di Catanzaro. «I dati – si legge nella comunicazione dell’Agenzia regionale – hanno evidenziato una significativa presenza di microalghe del genere Pyramimonas spp., con una concentrazione di 422.301 cellule per litro. Sono stati rilevati anche altri generi fitoplanctonici, sebbene in concentrazioni molto più ridotte, tra cui: Gymnodinium spp. (140 cellule/L), Pseudo-nitzschia spp. (240 cellule/L), Navicula spp. (40 cellule/L), Gonyaulax sp. (20 cellule/L)».

Le microalghe rilevate, tra cui Pyramimonas spp., «non sono considerate tossiche per la salute umana». Tuttavia, la loro presenza «può causare fenomeni naturali come la colorazione dell’acqua o la formazione di schiume superficiali», che sono visivamente percepibili. L’ArpaCal ha quindi comunicato che «i valori riscontrati non indicano rischi per la balneazione. La proliferazione di queste microalghe è un fenomeno naturale, spesso favorito da fattori come le elevate temperature marine, una ridotta circolazione delle correnti e la presenza di nutrienti portati in mare dai corsi d’acqua o da scarichi superficiali. Il monitoraggio costante delle acque – è poi stato sottolineato – è fondamentale per tenere sotto controllo i nutrienti di origine antropica. Secondo i dati più recenti pubblicati da Ispra sulla piattaforma Sintai, si è registrato un incremento di questi nutrienti nei corpi idrici superficiali in diverse aree costiere italiane».

L’Agenzia continuerà a «effettuare campionamenti periodici, analizzando sia i parametri microbiologici che quelli fisico-chimici, e trasmetterà i risultati alle autorità locali competenti. L’Arpacal – è stato in fine ribadito – garantisce la massima trasparenza dei dati, che sono disponibili per i cittadini sul sito ufficiale, sia nella sezione “Notizie” che in quella dedicata ai “Dati ambientali – Balneazione”».