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07/02/2025 ore 14.46
Ambiente

La pineta di Pizzo ripulita da cacciatori e volontari nell'ambito dell'iniziativa I paladini del territorio

Il progetto promosso dalla Fondazione Uomo, Natura e Ambiente ha consentito di raccogliere circa 4 tonnellate di rifiuti in varie località della Calabria
di Redazione

L’operazione “Paladini del territorio”, promossa lo scorso anno da Fondazione Una – “Uomo, natura, ambiente” ha visto ancora una volta un notevole impegno da parte di cacciatori e cittadini nella tutela del territorio calabrese. L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione nel 2024, ha come obiettivo il recupero, il ripristino e la salvaguardia di zone inquinate, oltre ad attività di divulgazione e supporto alla comunità. «A Vibo Valentia – si legge nel comunicato stampa della Fondazione -, il circolo Arci “Caccia e pesca” si è distinto per un’importante opera di pulizia e salvaguardia della pineta costiera di Pizzo, realizzata in collaborazione con il Comune, il Consorzio bonifica, Calabria Verde, i carabinieri Forestali e altre associazioni». Ma l’impegno dei paladini del territorio non si è limitato a Vibo Valentia. In tutta la Calabria, da Cosenza a Crotone e Reggio Calabria, si sono svolte diverse attività di ripristino e pulizia dell’ambiente naturale:

Complessivamente, in Calabria, le iniziative hanno coinvolto oltre 200 partecipanti, tra cacciatori e cittadini, che hanno donato un totale di 3000 ore e contribuendo alla rimozione di più di 4 tonnellate di rifiuti dall’ambiente. A livello nazionale, l’operazione “Paladini del territorio” invece ha mobilitato più di 6000 volontari, coordinati da oltre un centinaio di sezioni locali delle associazioni venatorie nazionali, che hanno donato più di 90.000 ore del proprio tempo, rimuovendo oltre 80 tonnellate di rifiuti. Fondazione Una ha rinnovato l’invito a partecipare alla quarta edizione dell’operazione “Paladini del territorio” nel 2025. Inoltre, la Fondazione ha fatto sapere che «è stato aperto il primo sportello del “Paladino del territorio”» sul sito dell’ente stesso, attraverso il quale «sarà possibile richiedere l’intervento dei volontari».