Sezioni
18/08/2025 ore 17.15
Ambiente

Gestione dei depuratori a Ricadi: erronea l’aggiudicazione della gara, il Tar accoglie il ricorso dell’impresa

Non valida la determinazione con la quale è stata quantificata in una somma inferiore l’offerta della Calgeco srl. La ditta aveva espressamente indicato la volontà di non assoggettare a ribasso i costi della manodopera
di Giuseppe Baglivo

E’ stato accolto dalla prima sezione del Tar di Catanzaro il ricorso dell’impresa Calgeco srl contro l’amministrazione provinciale di Vibo Valentia che ha determinato l’importo di aggiudicazione dell’appalto del servizio integrato di conduzione, custodia, controllo, gestione, manutenzione (ordinaria e straordinaria) degli impianti di depurazione del Comune di Ricadi siti nelle frazioni di Santa Maria, San Nicolò e Barbalaconi. L’aggiudicazione, secondo i giudici amministrativi è avvenuta erroneamente, applicando il ribasso offerto anche ai costi della manodopera. I giudici amministrativi hanno così in parte annullato l’aggiudicazione della gara in favore della ricorrente Calgeco srl (impresa con sede a Motta San Giovanni, nel Reggino) per un importo pari a 407.927,69 euro, comprensivo dei costi della manodopera per 12.737,79 euro, anziché per il corretto importo di 552.057,70 euro”. La gara era stata indetta dalla Provincia di Vibo Valentia, in qualità di Stazione Unica Appaltante, per conto del Comune di Ricadi, ente esecutore del contratto oggetto di affidamento. La Calgeco srl aveva presentato un’offerta economica con un ribasso percentuale del 37,95% rispetto al prezzo posto a base di gara, indicando espressamente costi per la manodopera pari a 379.625,7 euro e costi concernenti l’adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro pari a 6.000,00 euro “con espressa indicazione della volontà di non assoggettare a ribasso i costi della manodopera”.

L’offerta effettiva andava quindi quantificata nell’importo di euro 552.057,70. All’esito delle suddette giustificazioni, accolte dal rup, la Commissione giudicatrice della Stazione Unica Appaltante aveva quindi proposto l’aggiudicazione dei servizi alla stessa Calgeco srl con determinazione del segretario generale del 27 febbraio 2025, con la Stazione appaltante che ha tuttavia aggiudicato l’appalto alla Calgeco “per l’importo complessivo di 407.927,69 euro, comprensivo dei costi della manodopera, oltre a 12.737,79 euro per oneri della sicurezza oltre Iva”.
Per i giudici amministrativi tale importo oggetto di aggiudicazione (407.927,69 euro) è errato in quanto “i costi della manodopera non sono suscettibili di ribasso, dovendo essere scorporati dall’importo a base d’asta ribassabile, fatta salva l’ipotesi in cui l’operatore economico manifesti espressamente la volontà di ribassarli, dimostrando di poter contare su una più efficiente organizzazione d’impresa”. Nel formulare la propria offerta economica, invece, la ricorrente Calgeco srl ha invece “univocamente manifestato la volontà di non applicare il ribasso percentuale offerto ai costi di manodopera”.
Ne consegue l’annullamento da parte del Tar dei provvedimenti impugnati, nella parte in cui determinano in una somma inferiore l’offerta della Calgeco srl, “ferme restando le ulteriori valutazioni di competenza dell’amministrazione intimata, incluso l’eventuale impatto del ricalcolo del ribasso offerto sull’aggiudicazione in favore della società ricorrente”.

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